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giovedì 22 settembre 2011

Per la casta 350mila cittadini non contano niente

Nella giornata di ieri la conferenza dei capi-gruppo del Senato ha rifiutato di mettere in discussione la proposta di legge popolare "Parlamento Pulito". Tutto inutile il recentissimo "Cozza Day", evento che ha avuto risonanza in tutto il mondo meno che in Italia, scomparso da tutti i media nazionali (ad eccezione del FQ).
La casta ha dunque scelto di ignorare 350 mila cittadini, i quali avevano firmato ben quattro anni fa per poter esprimere una preferenza per le elezioni di camera e senato, per l'ineleggibilità dei condannati in via definitiva e per il limite di due mandati per incarichi istituzionali.

E' giusto e sacrosanto elencare i nomi dei politici che hanno detto no alla discussione:
  • Maurizio Gasparri (PdL)
  • Anna Finocchiaro (PD)
  • Francesco Rutelli (Terzo Polo)
  • Federico Bricolo (Lega Nord)
  • Giampiero D'Alia (UDC)
  • Pasquale Viespoli (Forza Sud)
  • Giovanni Pistorio (gruppo misto)
L'unico politico che ha votato a favore, lo si deve dire per onor di cronaca, è stato Felice Belisario (IdV).

La proposta di legge integrale la si trova QUI e si può dire senza paura che piacerebbe a qualsiasi cittadino con un minimo di onestà intellettuale e di buon senso.
La casta tuttavia il buon senso l'ha dimenticato da tempo in favore della malafede e degli interessi personali: come chieder loro di approvare un limite di due legislature quando molti sono già al quarto, quinto, sesto, o addirittura settimo mandato? Come chieder loro di mandare in galera i propri compagni? Sarebbe come chiedere al galeotto di chiudere bene a chiave la sua cella. Non scherziamo.

Questo paese i cittadini devono lottare per riprenderselo, loro non molleranno MAI la presa.


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