Amazon

mercoledì 28 settembre 2011

L'Italia dei "presunti" Valori e la coerenza

La mia città è tappezzata di cartelloni pubblicitari dell'Italia dei Valori dove si dice "basta alla casta". E' un po' come se Selen e Cicciolina (che sta prendendo tra l'altro la pensione da parlamentare) andassero in giro a lottare contro la pornografia.

Ovviamente, il costo di questa campagna pubblicitaria è a carico dei contribuenti grazie ai famosi finanziamenti pubblici ai partiti camuffati da rimborsi elettorali.

Per carità, il tutto è volto alla raccolta di firme per ottenere un referendum che elimini l'attuale legge elettorale, il fine è dunque buono e giusto, il mezzo un po' meno.

Scrivere infatti "basta alla casta" senza rinunciare ai rimborsi elettorali per il proprio partito, senza dimezzarsi lo stipendio e senza rinunciare ai privilegi da parlamentare è un po' come dire "basta alla droga" e farsi quotidianamente di eroina.
Senza contare che il signor Di Pietro ha imposto la candidatura del figlio per le prossime elezioni regionali del Molise... più casta di così!

Nel 2007 Beppe Grillo riuscì a raccogliere 350.000 firme in un solo giorno a costo zero se si escludono le offerte volontarie dei cittadini. Quando la causa è giusta i cittadini rispondono, sempre.
La politica istituzionale tuttavia, non ne sarebbe mai capace semplicemente perchè non è più credibile. E i motivi per i quali non lo è più li viviamo ogni giorno sulla nostra pelle e in campagne incoerenti come quella sopra esposta.

L'Italia dei Valori? Valore ha un senso solo in economia.


2 commenti:

  1. In parte d'accordo. L'IDV ha il merito, come Grillo, di aver smosso le acque in un paese stagnantissimo. Mi risulta che l'IDV abbia rinunciato a determinati finanziamenti per la campagna elettorale, proprio per evitare che poi sia costretta a dare in cambio favori. Comunque è vero potrebbero dare il buon esempio, ma penso ci sia anche un problema di norme: se tu hai diritto ad una pensione, puoi mica rifiutare? E poi chi è che si auto-diminuirebbe lo stipendio? Perchè non lo fanno i manager che vengono pagati milioni per far fallire le aziende? O i calciatori? Chi decide quanto è meritato uno stipendio?

    RispondiElimina
  2. lo decide la propria coscienza: tutti gli eletti del movimento 5 stelle si sono autoridotti lo stipendio a 2500 euro. E' vero non si può lasciare il resto allo stato per il problema di norme che citi tu stesso, infatti il resto degli stipendi degli eletti è versato al moVimento.
    Lo stesso potrebbe facilmente fare l'idv, finanziarsi con i resti degli stipendi e con le volontarie offerte dei cittadini, sempre se saranno in grado di attrarne. Il movimento 5 stelle è un grande esempio di autofinanziamento e la dimostrazione che la politica si può fare senza soldi checchè se ne dica!!!

    RispondiElimina

Amazon