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venerdì 15 luglio 2011

Le delizie del Trota e i 70 mld di manovra (cit. "non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani!")

E' tempo di spiaggia e di ombrelloni e anche il blog va in vacanza insieme al suo autore!

Prima di partire tuttavia è assolutamente necessario (si ci tocca!) parlare di Renzo Bossi. Quest'uomo ha pronunciato pochi giorni fa un discorso sui nuovi media (potete trovarlo QUI)! Per tale esibizione oratoria gli aggettivi si sprecano: il giovane leghista infatti, guardare per credere, mostra un carisma e una capacità di analisi fuori dal comune, forse pecca soltanto nella capacità di lettura!

Comprensibilmente il suo blog (si, il trota ha anche un blog) si esalta per il successo di pubblico del video sopra indicato: "Sono bastati 6 minuti di lezione sull’uso dei nuovi media, e Renzo Bossi ha spopolato sul web. Il filmato del ‘Trota’ ha registrato oltre 3mila visualizzazioni in pochi giorni." (QUI la fonte)
Peccato che,ad oggi, i circa 2025 commenti presenti sotto al video di youtube siano più che altro insulti...!
Farebbe obiettivamente ridere se il suo stipendio di 15000 euro al mese non lo pagassimo noi!

Mentre le trote parlano, l'Italia affonda. Ed è strano perchè qualcuno per anni non ha fatto altro che ripeterci di come i conti dell'Italia fossero a posto e di come il peggio della crisi fosse ormai superato!
Ed è ancora più strana questa manovra da 70 mld di euro ricavata essenzialmente dall'aumento delle tasse ai soliti poveracci: il centrodestra non è forse sempre stato lo schieramento del "non metteremo mai le mani nelle tasche degli italiani"?

Stranezze e incertezze per il nostro paese! L'unica cosa certa è che per il prossimo mese sarò sulle spiagge liguri a cercare di dimenticare almeno per un po' i grandi statisti che guidano verso il baratro il nostro paese... il problema è che loro non dimenticheranno mai noi e i nostri risparmi!
Vi lascio nelle mani del mio collaboratore Stefano Esposito, se gli sarà possibile saltuariamente aggiornerà il blog, altrimenti appuntamento per il 13 agosto!

giovedì 14 luglio 2011

Il potere virtuale che decide del nostro destino

E' Lunedì, riaprono le borse e tutti temono un crollo dell'Euro e un aumento della pressione sui paesi con debiti pubblici elevati, tra cui l'Italia. Eppure cosa è cambiato in una settimana nell'economia reale? Nulla. Vi siete mai chiesti com'è possibile che sia considerato normale affidare la nostra vita ad un sistema finanziario che si basa sulla speculazione, non è controllabile, e gioca con numeri e ricchezza virtuale?

La Grecia ha fatto e fa tuttora tribolare l'Unione Europea, portandola a creare nuove istituzioni che potessero fare da cuscinetto in caso di emergenza, e che vedranno la luce nei prossimi anni. Eppure la Grecia, con tutto il rispetto, è solo un paese marginale dal punto di vista economico, e rappresenta meno del 3% del PIL europeo. Il suo pur elevatissimo debito pubblico è solo una briciola se visto dall'Europa. L'Italia invece, nonostante tutti i problemi che la affliggono, è la quarta economia europea dopo Germania, Regno Unito e Francia. E il suo debito pubblico è imponente, pari al 119% del PIL (Eurostat 2010). Ciò vuol dire che se la Grecia fallisse avremmo un terremoto tutto sommato di piccole dimensioni, mentre il fallimento dell'Italia provocherebbe probabilmente il crollo dell'Euro, o comunque avrebbe gravissime conseguenza sulla società come la conosciamo: un terremoto, con tanto di tsunami e incidente nucleare.

Ma torniamo al punto iniziale: cosa è cambiato dalla settimana scorsa a Lunedi che giustifichi una tale schizofrenia dei mercati? Nulla. E non parliamo di esagerazione mediatica, visto che il rischio debito dell'Italia in mattinata è schizzato al suo massimo storico, 287 punti base (Reuters, Lunedi 11 Luglio 2011, ore 14:16), per poi aumentare ancora durante la giornata. E il Presidente del Consiglio Europeo Herman van Rompuy ha convocato un vertice d'urgenza prima della riunione ufficiale dei 27 Ministri delle finanze europei, in cui si è discusso della Grecia e del "contagio". Il contagio di un virus, una malattia. Quasi fosse inevitabile, frutto del destino incontrollabile.
Se non fosse una situazione rischiosa verrebbe da ridere; queste persone hanno permesso negli ultimi decenni che la finanza si sviluppasse senza regole e diventasse talmente potente da determinare il destino e le scelte delle maggiori economie del mondo, e ora si preoccupano e convocano vertici cercando di riparare, o almeno cosi dicono. Hanno contribuito a spostare il baricentro decisionale dalle arene politiche e democratiche, come i Parlamenti e i Governi, verso un'arena virtuale, inafferrabile, indefinita e privata.

Il Sole24Ore di Lunedi titolava "I gestori temono un tentativo di affossare l'euro" e riporta l'opinione di un esperto: "Il vero rischio che vedo sui mercati oggi e che temo per le prossime settimane è il tentativo di affossare l'euro. È evidente che ci sono forti spinte in questo senso. Dai paesi anglosassoni può svilupparsi una pericolosa concertazione in tal senso". (Mario Spreafico, responsabile di Schroeder Italia Investimenti).

Concertazioni da parte di chi? Speculazione da parte di chi? Chi è che sta portando avanti un tentativo di affossare l'Euro?

Ora, mi chiedo e vi chiedo: vi sembra normale che siano attori non definiti a decidere il destino economico e sociale di un paese? Perchè siamo tutti, media e cittadini, tanto appassionati di politica e politici, e nel dibattito pubblico nessuno si preoccupa di discutere di un sistema che è folle, pericoloso e irrazionale?

Stefano Esposito

Fonti
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-07-11/balzo-record-debito-italia-123054.shtml
http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE76A02L20110711

mercoledì 13 luglio 2011

La casta dopo la vita, decide anche la morte dei cittadini: biotestamento

Questo è troppo. La casta invade continuamente ogni istituzione pubblica, dalle tv alle università. Da oggi pretende anche di decidere al posto dei cittadini come e quando devono essere curati, come e quando devono morire.

E' passato alla camera il testo sul biotestamento, un testo che annulla di fatto la volontà di ogni cittadino facendo divenire le "dichiarazioni anticipate di trattamento" semplici orientamenti senza obbligo di esecuzione da parte dei medici. Anzi, questi ultimi saranno obbligati dalla legge a infilare un tubo nell'intestino dei pazienti che ne avessero bisogno per sopravvivere anche se questi hanno esplicitamente dichiarato di non volerlo.

Trovo scandaloso e immorale permettere alla politica di decidere della mia vita. Trovo vergognoso che una legge pretenda di sostituirsi al libero arbitrio in faccende così intime e personali.
Trovo anche vergognoso che nessuno si indigni.

martedì 12 luglio 2011

Tremonti protagonista: tra insulti ai colleghi e la borsa che crolla

Tremonti è l'assoluto protagonista di queste ultime settimane.

Imprese mirabolanti: prima è riuscito a dare del cretino ad un suo collega (unica volta tra l'altro, in cui si può essere d'accordo con il ministro), dopo ha creato una manovra finanziaria che toglie ai poveri per dare ai ricchi (vi rimando al post di domenica) e infine è riuscito a farsi pagare l'affitto da un certo Marco Milanese.

Milanese è un ex ufficiale della guardia di finanza passato poi alla politica. Per questo "onorevole" c'è una richiesta di autorizzazione per eseguire un mandato di cattura per custodia cautelare a cui il Parlamento dovrà rispondere si o no.

La decisione è abbastanza prevedibile, basta andare a guardare cosa ha deciso negli ultimi vent'anni il parlamento per i suoi degni colleghi. La risposta è sempre no, è una casta che protegge i suoi privilegi anche andando contro tutti quei principi che nei comizi elettorali vanno poi ad esaltare, come la giustizia e la moralità.
Tutto questo mentre la borsa crolla e ci spinge sempre di più verso un baratro senza ritorno (sull'argomento vi rimando alla giornata di venerdì quando verrà pubblicato un approfondimento). L'andamento della borsa è anche il riflesso delle scelte e delle priorità del governo che preferisce occuparsi del maxi-pagamento di B. e del salvataggio di pesci piccoli con le loro piccole-grandi malefatte piuttosto che occuparsi di economia.  I mercati stanno perdedendo fiducia nell'Italia, personalmente, con questa casta al potere, che sia di destra o di sinistra, la fiducia l'ho persa da un bel pezzo.




lunedì 11 luglio 2011

Sprechi di regime: rimborsi elettorali

Nel 1993, come forse qualcuno ricorderà, gli italiani si recarono in massa alle urne per votare contro i finanziamenti pubblici ai partiti.
La casta cosa fece a quel punto? Gli cambiò il nome. Da "finanziamento pubblico" a "rimborsi elettorali". Ma questi rimborsi... sono davvero dei rimborsi? Nel senso che spendono 10 e ricevono 10? Magari! I partiti dopo ogni elezione prendono una cifra forfettaria a prescindere dalla spesa, prendono cioè una cifra fissa per ogni elettore che, prima dell'euro consisteva in 800 lire, mentre oggi si arriva ad un euro. Un euro però, attenzione, per ogni elezione: un euro per la camera, un euro per il senato, un euro per le europee e infine un euro per le regionali. Insomma, 4 euro all'anno per ogni elettore.

La beffa vi basta? Sarebbe bello se avessi già concluso questo post, perchè la casta non considera gli elettori che vanno effettivamente a votare ma gli elettori iscritti alle liste per il voto alla camera che sono circa 50 milioni di persone (anche per i rimborsi riguardanti le elezioni per il Senato si utilizza questa cifra).

La soglia di sbarramento da superare per entrare in parlamento è del 4% ma per ricevere i rimborsi basta l'1%. Festa per tutti.

Non è ancora finita: i partiti ricevono i rimborsi elettorali per tutta la normale durata della legislatura, anche se la legislatura, come spesso accade, finisce prima. Ci si può facilmente trovare nell'assurda situazione di dover pagare rimborsi elettorali doppi: rimborsi per la legislatura finita prematuramente e i rimborsi per la nuova legislatura in corso.

Negli ultimi 15 anni i partiti si sono intascati una cifra mostruosa che si aggira intorno ai tre miliardi di euro.

I soldi non mancano per nessuno, basta essere politici.

Fonte: editoriale di Marco Travaglio ad Annozero nel gennaio 2010

domenica 10 luglio 2011

Manovra criminale contro i piccoli risparmiatori

E' stata approvata una manovra criminale che uccide le rendite già ridicole dei bot. L'aumento della tassa sulle rendite è fatta su valori assoluti e non su percentuali, passa infatti dagli attuali 34,20 euro a 120. Ovviamente usando valori assoluti di questo tipo si andrà a penalizzare chi ha investito modiche cifre. Riporto quanto scritto dal Fatto Quotidiano che spiega ottimamente il nuovo scenario:

"I Bot annuali infatti fruttano (al netto di tasse e oneri di collocamento) l’1,57 per cento, cioè 157 euro su 10 mila investiti. Questo gruzzolo verrebbe però falcidiato dai 120 euro del bollo. Al nostro ipotetico investitore resterebbero 37 euro. Con l’imposta annuale di 34,20 euro in vigore fino ad oggi il guadagno effettivo ammonta invece a 122,8 euro. Per il piccolo risparmiatore l’effetto Tremonti si traduce in una perdita secca del 70 per cento, pari a 85,5 euro.
Ben diversa la situazione di chi può disporre di un ingente patrimonio. Dai 500 mila euro in su il peso dell’imposta di bollo maggiorata si rivela infatti ben poca cosa. Per chi guadagna migliaia di euro all’anno grazie ai rendimenti dei propri titoli tutto sommato non c’è gran differenza se l’imposta è di 34,20 euro oppure di 120."


E non è finita qui, perchè oltre a penalizzare la solita massa di poveri, questa manovra ha anche risvolti "ad personam". Riporto sempre dal Fatto:

"La stangata del bollo sul deposito titoli avrà però con ogni probabilità effetti concreti anche nei conti delle banche. Alla fine verranno favoriti soprattutto gli istituti che offrono conti di deposito vincolati, tipo Conto Arancio o Che Banca. Sarà un caso, ma tra i gruppi finanziari che di recente hanno puntato alla grande su questo tipo di prodotti c’è anche Mediolanum che proprio poche settimane fa ha aggiornato il suo conto Freedom trasformandolo in un vero e proprio conto di deposito con rendimento garantito per un anno. Assieme al presidente Ennio Doris, il maggiore azionista di Mediolanum altri non è che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. È un caso classico, l’ennesimo, di conflitto d’interessi."

Ovviamente ogni abbassamento dei costi della politica, nonostante restino comunque esigui, è rinviato nei prossimi anni.
Insomma, per noi altri i sacrifici sono immediati e pesanti, per la casta lievi e rinviabili.
La solita storia.

sabato 9 luglio 2011

La Lega della "coerenza"

Alcuni esempi di coerenza assoluta (più o meno) della Lega Nord.

Nel 1991, anno di fondazione del partito, il suo programma chiariva come le province andassero abolite in quanto veri e propri enti inutili che sarebbero dovuti sparire nel 1970, momento di costituzione delle regioni.
Dal 2010 invece le province sono diventate "rappresentazione dell'identità locale".

Certo, come se un presidente e una giunta strapagata da me per svolgere lavori di amministrazione che possono benissimo fare comuni o regioni mi rappresentassero.

L'attualità ci offre un altro lampante esempio della coerenza della Lega Nord con i suoi principi: da sempre promotrice del "padroni a casa nostra" militarizza l'intera Val di Susa per imporre ai suoi abitanti un tunnel di 50 km che proprio non vogliono.

Per la Lega siamo talmente "padroni a casa nostra" che uno dei suoi rappresentanti più autorevoli, Calderoli, ha ideato una legge elettorale che non permette ai cittadini di scegliere chi andrà a sedere in Parlamento.

Ma guardiamo ai grandi obiettivi che questo partito si è posto nei circa vent'anni di attività:
1) Indipendenza della Padania!
2) L'indipendenza forse è troppo, ci accontentiamo del Federalismo!
3) Anche il federalismo forse è troppo, approviamo una manovra che uccide di fatto l'autonomia finanziaria degli enti locali!
4) Vabbè dai, cerchiamo di togliere qualche ministero da Roma e siamo tutti contenti!

Una comica.

venerdì 8 luglio 2011

E' una guerra fra poveri

In questi giorni fanno molto discutere i metodi che la polizia usa per affrontare i cortei di protesta. C'è chi pensa che essa sia legittimata ad usare la forza per le azioni violente dei manifestanti e c'è chi invece crede che la violenza sia usata a prescindere.

Probabilmente, se si guardasse con obiettività i numerosi video presenti sul web si scoprirebbe con facilità che la verità sta nel mezzo: i soliti esagitati che lanciano oggetti contro i poliziotti e questi ultimi che caricano non guardando in faccia ne ad anziani ne alle donne.

Tuttavia quest'oggi, volevo porre alla vostra attenzione un video che mi ha commosso, riguardante il Movimento 15-M. Quest'ultimo è un immenso movimento di protesta spagnolo formatosi negli ultimi mesi e caratterizzato dal carattere pacifico del suo agire nonostante la sua grandezza numerica.

Nel video, oltre alla storia del movimento, vengono mostrate immagini impietose su come la polizia spagnola prenda a manganellate persone a terra con le mani alzate.
Non voglio sottolineare la violenza della polizia, ma voglio far capire come alcuni ordini vadano per forza ignorati se si vuole essere persone per bene. I mandanti lo sappiamo tutti chi sono. Sono sempre loro, la casta, poco importa se italiana o straniera, la partitocrazia è una forma di governo che domina l'Europa intera, tuttavia, la polizia, che è il braccio (o meglio il manganello) del governo, dovrebbe riflettere sugli ordini che riceve. E' difficile farlo quando la busta paga che ti passa lo stato è il tuo unico mezzo di sostentamento ma, se si vuole essere uomini veri, si dovrebbe capire che la dignità e l'umanità valgono più di qualsiasi cifra.

Siamo tutti dalla stessa parte, vittime da sacrificare sull'altare dei Loro privilegi.

Il video dura venti minuti, guardatelo tutto perchè ne vale davvero la pena.

giovedì 7 luglio 2011

Esiste un movimento NO-TAV, ecco il perchè

In questi giorni il TAV è un argomento rovente, in tv ci hanno detto di tutto, spacciando le proteste come manifestazioni di pura pazzia di un branco di criminali che non vogliono lo sviluppo di questo paese.

In effetti è strano che i valsusini siano contrari ad un inutile buco nella loro montagna lungo 50km che estrarrà enormi quantità di amianto (e anche uranio) che si disperderanno in una valle di 10 km. Una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano, è facile immaginare quanto di questo materiale verrà disperso nell'ambiente circostante, non c'è provvedimento di sicurezza che tenga. Per un bel tumore basta teoricamente inalarne anche una sola fibra, tuttavia un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità.

Anche i cosiddetti benefici ecologici derivati dallo spostamento del traffico dalla gomma alla rotaia (quindi meno tir più treni) sono solo un mucchio di baggianate: finora c'è stato un esperimento simile per l'autostrada ferroviaria alpina avviato nel 2003 con tanto di sostegno di generosi fondi europei. Risultato? La ferrovia ha assorbito il 2% del traffico su gomma, una cifra irrisoria. Inoltre, si stima che dalla val di Susa ci sarà bisogno di circa un milione di viaggi di camion per portare via tutti i detriti tirati fuori da quella montagna (50 km di tunnel, si costruisce un'altra montagna con quello che tiri fuori). I valsusini potranno scegliere se ammalarsi di tumore con l'amianto oppure con il solito caro vecchio inquinamento atmosferico, che fortuna!

Tralasciando gli effetti sulla salute che cmq sono la cosa più importante, la tratta già esistente è sotto-utilizzata e il commercio su quella linea è in declino da un decennio, da ben prima dell'inizio della crisi. Inoltre, i tanto agognati fondi europei di cui tutti si riempiono la bocca non cadono dal cielo ma sono soldi nostri, anzi, se proprio vogliamo dirla tutta l'Europa ci ridà indietro meno di quello che versiamo (e fa bene visto come li buttiamo).
Il traffico di merci è in declino perchè evidentemente non ci sono merci da trasportare, non perchè non c'è l'alta velocità. Se ci fosse davvero il bisogno di portare merci in Italia dalla Francia e viceversa si userebbero pure i muli tant'è che aldilà delle alpi le merci stesse non viaggiano MAI sull'alta velocità perchè le aziende sono interessate all'affidabilità ed ai bassi costi piuttosto che alla velocità.

Meno aria alla bocca e meno ignoranza, davvero in pochi sanno di che si parla e sparano ugualmente sentenze contro chi, giustamente, protesta.

L'altro giorno gli scontri con la polizia sono stati fatti da un centinaio di esagitati, il corteo di protesta era invece composto da DECINE DI MIGLIAIA di persone, con pensionati, donne e bambini.
Ci vuole rispetto per queste persone, RISPETTO perchè non si parla di soli criminali come fanno credere certi telegiornali di dubbio gusto, ma di cittadini che lottano per il loro futuro e quello dei loro figli.

mercoledì 6 luglio 2011

La casta salva le poltrone delle Province

Nel 2008 i programmi di PD e PDL spiegavano come fosse assolutamente necessario eliminare le province in quanto i loro compiti amministrativi possono essere svolti in modo efficace da regioni e comuni.

Queste cose si dicono dal 1970, anno di istituzione delle regioni. Passino i primi vent'anni dove le regioni esistevano praticamente solo in modo formale, tuttavia il periodo successivo non è giustificabile: ogni anno le province fanno spendere agli italiani circa DIECI MILIARDI di euro di soli costi di amministrazione.

In questi giorni i partiti hanno avuto modo di esprimersi sull'abolizione di un ente da tutti definito inutile. Ecco l'esito della votazione, copio i dati dal Fatto Quotidiano:

Voti contrari: 225, cioè quasi tutto il Pdl e la Lega.  
Favorevoli: 83 tra Idv, Terzo Polo e qualche cane sciolto.  
Astenuti: 240, praticamente il Pd intero.

Con questa legge elettorale i cittadini non possono decidere gli individui che siedono in parlamento, l'unica cosa che possono votare è un programma e il simbolo di partito a cui fa riferimento.
Ora a non essere rispettate non sono solo parole su un pezzo di carta, ma tutte quelle persone che a quelle parole hanno deciso di credere.
Un'altra presa per il culo da non dimenticare.


Presentazione

L'autore di questo blog si chiama Stefano Ghiringhelli, è laureato in Scienze Politiche e sta attualmente lavorando alla tesi di laurea magistrale.

Il blog vuole essere un diario, un promemoria, di tutto ciò che la casta giorno per giorno ci fa digerire spacciandola per il bene comune. Con casta intendo quella mandria di privilegiati che invadono ogni istituzione di questo paese: parlamento nazionale, regioni, province, tv, università e via dicendo.

Il mio scopo non vuole essere quello di fare la morale alle persone, bensì sottolineare tutto ciò che in Italia ben pochi dicono.

Buona navigazione

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