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mercoledì 30 gennaio 2013

I tabù dell'Occidente

Sono secoli che ogni comunità umana abbatte, attraverso lotte dure e spesso sanguinose, dei tabù e, purtroppo, spesso ne crea di nuovi.

Pensiamo ad esempio alla guerra civile americana: una guerra fra due modelli economici diversi e, di conseguenza, una lotta per l'abolizione della schiavitù, ritenuta indispensabile per l'economia del Sud.
In quei giorni, un gran numero di individui, riteneva impensabile che un nero fosse un uomo libero: "come può la legge dichiarare uguali ciò che Dio ha creato diversi?". Eppure oggi sono liberi e un presidente di colore, anche se non afroamericano, è presidente degli Stati Uniti d'America.

Le donne: chi prima del XX secolo riteneva che dovessero avere il diritto di voto? Chi credeva che potessero lavorare come gli uomini? Chi avrebbe pensato che una donna potesse guidare un intero Paese?

L'omosessualità nell'antica Grecia era la normalità ed è stata la culla della civiltà occidentale. Molte cose sono cambiate da allora e nel XXI secolo siamo ancora qui a discutere se permettere o meno il matrimonio fra omosessuali come se l'amore fra due persone fosse un affare di stato.

E' chiaro che il percorso di emancipazione non è chiuso per nessuno ma il punto è che, fortunatamente, la storia dell'umanità ci ha portato, fra alti e bassi, una maggiore libertà sul piano etico, morale e, a volte, politico. La speranza è che tutto questo continui in modo da permettere ad ogni individuo di esprimere se stesso nel modo più libero possibile.


mercoledì 23 gennaio 2013

Oltre i Partiti


Mi sento in colpa perchè pecco di presunzione: presumo infatti che sia inconcepibile credere ancora ai soliti, noti, animali da talk show che ci propinano promesse contrarie alla loro azione politica di pochi giorni fa. E questa presunzione mi fa presumere di essere superiore, almeno per quanto riguarda il pensiero politico, a coloro che invece ascoltano con vivo interesse Silvio Berlusconi e vedono in Bersani la speranza di un'Italia diversa.

Peccare di presunzione in questo contesto è pericoloso, non tanto per gli altri ma quanto per se stessi perchè ci si potrebbe convincere di vivere in un Paese pieno di imbecilli e, per questo, senza alcun tipo di speranza.

Peccando di presunzione mi sento di dire che dare fiducia a qualsiasi partito che sia già entrato, o i cui membri siano già entrati in Parlamento votando leggi più o meno assurde o semplicemente dormendo, sia sinonimo di grave disinformazione o perlomeno di notevole ingenuità.

Per votare a febbraio è necessario sapere delle cose basilari:
  • Tutti i partiti, Lega e IDV a parte (tutt'altro che sante comunque, lo sappiamo bene), hanno votato qualsiasi porcata del Governo Monti. Le loro promesse di togliere l'IMU o qualsiasi critica all'azione del governo tecnico sono quindi frutto di pura e semplice ipocrisia;
  • Tutti i partiti, tranne un MoVimento, acquisiscono dallo Stato i rimborsi elettorali che, a dispetto del nome, non sono rimborsi per le spese effettuate in campagna elettorale ma veri e propri finanziamenti pubblici ai partiti ben superiori alle spese dei partiti stessi (spero ricorderete gli investimenti della Lega Nord in Tanzania). Per avere un'idea delle cifre basta osservare la tabella qui sotto;
  • Mentre noi altri paghiamo Imu e compagnia bella, la legge di stabilità (votata ancora da quasi tutti) ha approvato l'acquisto di due sommergibili militari per una spesa di DUE MILIARDI di euro spalmati su diversi anni, spesa che segue quella per gli F35 (tra l'altro con un difetto piuttosto fastidioso si è scoperto: possono esplodere) di QUINDICI MILIARDI;
  • Anche nella prossima legislatura avremo in Parlamento centinaia di condannati e/o impresentabili insieme ad amici e parenti più o meno stretti di politici di professione... della serie: il merito prima di tutto.
Ho tralasciato parecchie cosucce, ma d'altronde i precedenti 4 punti sono un buon inizio per capire che votare un partito sia un voto contro se stessi. Personalmente do fiducia al MoVimento perchè alle parole, per ora, ha fatto seguire i fatti (vedi, ultimo in ordine cronologico, l'assegno con cui i consiglieri regionali in Sicilia hanno restituito alla regione il 70% del proprio stipendio nonché l'intero ammontare dei "rimborsi elettorali" che spettavano al M5S per legge). Voi fatevi un'idea, ma un partito non lo è di certo.


venerdì 11 gennaio 2013

Servizio Pubblico o Servizio per Silvio?

Come molti, ieri sera, ho ceduto alla tentazione di guardare la trasmissione di Santoro aspettandomi, da quest'ultimo, fuoco e fiamme sui temi più scottanti della mirabolante vita politica (e non) di Berlusconi: mafia, conflitto di interessi e via dicendo.

Invece ho come avuto l'impressione che Santoro ci sia andato piano, sono stato l'unico? Sono state sicuramente portate alla luce le contraddizioni della recentissima attività politica del PDL (votano l'IMU in Parlamento e poi la vogliono togliere ad esempio) ma questo è un argomento su cui Berlusconi ha saputo ribattere punto su punto, non sulle ragioni sia chiaro, ma quanto sulla retorica e sulla dialettica.

Anche il primo dei due interventi di Marco Travaglio invece di tirare uno schiaffo a Berlusconi gli ha fatto una carezza e li, ero tentato di spegnere il televisore. Sarebbe stato un peccato perchè mi sarei perso il suo secondo editoriale che, invece, è stato l'unico vero macigno espresso nella trasmissione di ieri (che qui ripropongo).

Anche coloro che dovevano rivestire il ruolo di "contraddittorio", Giulia Innocenzi e Luisella Costamagna sono apparse delle agnelline di fronte al nano; appare strano soprattutto l'atteggiamento di quest'ultima, solitamente "spietata". 

Concludendo, nel complesso, non mi sembra che Servizio Pubblico ieri sera sia stato tale ma piuttosto un Servizio a Berlusconi che ha potuto, quasi indisturbato, proporre il suo ennesimo comizio fatto di verità distorte, omesse e bugie neanche tanto mascherate davanti a milioni di telespettatori attirati da uno scontro che si preannunciava epico e che invece si è rivelato una gara di barzellette e battute sarcastiche.




(p.s. una battuta di Travaglio però è stata degna di nota: "lei confonde i processi civili con quelli penali, se fossi il criminale che descrive nella lettera come minimo mi avrebbe fatto presidente del Senato")

lunedì 7 gennaio 2013

Un grande anno!

Il 2013 sarà un grande anno: la crisi economica, comunque andranno le elezioni, si aggraverà grazie ai provvedimenti recessivi del governo tecnico; Berlusconi è tornato in televisione occupandola totalmente, probabilmente lo vedremo anche su Disney Channel tra Topolino e Paperino (o meglio fra la Banda Bassotti e Gambadilegno); Monti, al contrario di ciò che promise quando iniziò il suo mandato, si presenterà alle elezioni per finire il lavoro e trasformare il tentato omicidio del Paese in dato di fatto; infine il Partito Democratico tenterà di perdere anche queste elezioni, qualcosa di impossibile che Bersani cercherà di perseguire.

Insomma sarà un anno di grandi avvenimenti! Tuttavia, a parer mio, ci saranno seri problemi di governabilità: Monti riunendo UDC e FLI, prenderà un discreto numero di voti frammentando ulteriormente lo scenario politico. Fa tremare il pensiero di un possibile inciucio fra il centro e PDL o PD in nome "del bene del Paese".

Nel frattempo il Partito Democratico fa le sue primarie per i candidati al Parlamento: inutile dire che si è trattata di una buffonata; oltre infatti a quel 10% di candidati decisi dal partito per salvare la poltrona ai propri dinosauri preferiti, la maggior parte degli eletti sono parenti e amici di personaggi politici con quel tanto che basta di pregiudicati e condannati da non far rimpiangere il vecchio Parlamento. In ogni caso qualche faccia veramente nuova c'è, e non può che essere una buona notizia pur essendo comunque gravemente insufficiente.

Chi vivrà, sopravvivendo alle tasse, vedrà.


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