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sabato 24 settembre 2011

Deliri fascisti di Romano La Russa

Il parlamento ha salvato dalla prigione anche il braccio destro di Tremonti, Milanese. Quest'ultimo non solo è stato salvato dalle manette ma ha potuto essere protagonista assoluto di Porta a Porta, il programma di Vespa, andato in onda sulla tv pubblica.
L'Italia è l'unico paese al mondo dove i criminali al posto che in galera stanno in televisione.

Tuttavia questo non fa notizia, la casta che tutela se stessa è ormai un dato certo come la infima qualità della televisione di stato.

Oggi voglio piuttosto parlarvi delle dinastie oligarchiche italiane. Si perchè nel nostro paese si pensava di aver scelto la repubblica, ma invece il potere passa di parente in parente come nelle monarchie.
Basta citare il caso più celebre: Renzo Bossi candidato dal suo stesso padre a prendere le redini del partito dopo di lui e che, intanto, fa il consigliere regionale a 10000 euro al mese.

Oppure prendiamo il nuovo arrivato: Cristiano Di Pietro candidato alle elezioni regionali del Molise dal padre Antonio. Risultato? Il circolo di Termoli si stacca dal partito per protesta.

Storie di questo tipo ne è piena l'Italia. Quello che desta tuttavia più stupore è l'assessore della regione Lombardia Romano La Russa, fratello del più celebre Ignazio.
La famiglia La Russa è infatti una famiglia cresciuta sulle spalle dei contribuenti: tre fratelli politici figli di un senatore del Movimento Sociale Italiano. Neanche uno che volesse fare il muratore...!

Ad ogni modo a destare stupore non è "l'impegno politico" comune all'intera famiglia ma le parole di Romano La Russa alla trasmissione radiofonica "La Zanzara" il quale si lascia andare ad un monologo intriso di apologia del fascismo.
Godetevi questa serie di perle di saggezza, e se avete la sventura di abitare in Lombardia potete anche incazzarvi:


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