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giovedì 1 settembre 2011

Aiuto al governo in panico: ecco dove prendere i soldi con tanto di applausi dei cittadini

E' ufficiale, neanche i politici sanno dove andare a prendere i soldi: hanno cambiato ancora idea, passo indietro per la questione delle pensioni descritta qui sul blog nella giornata di ieri e nuovo passo avanti per aumento dell'iva e contributo di solidarietà.
Ai politici gira la testa, qualsiasi cosa propongano scatenano polemiche feroci (purtroppo solo sul web). Per questo motivo oggi voglio provare ad andargli incontro e suggerirgli provvedimenti intelligenti per fronteggiare la crisi. Qualcosa mi dice che se accogliessero il mio suggerimento nessun cittadino in buonafede aprirebbe bocca ma ho come l'impressione che non accadrà MAI.

I SOLDI DEVONO ESSERE PRESI....

- da chi ha beneficiato dello scudo fiscale tassando i loro capitali come minimo di un ulteriore 35% in modo da raggiungere un'aliquota totale del 40%, meglio sleali con i disonesti che carnefice degli onesti;
- eliminando SUBITO le province e tagliando SUBITO numero, vitalizi, privilegi e pensioni dei parlamentari in modo retroattivo;
- facendo pagare le tasse a tutte le proprietà della Chiesa che non siano luoghi di culto (e sono innumerevoli);
- facendo un'asta per le frequenze televisive come in tutto il resto del pianeta senza assegnarle a tavolino a Mediaset e Rai, questo porterebbe nelle casse dello stato circa 4-5 miliardi di euro;
- contributo di solidarietà per tutti i ricchi come precedentemente previsto (altro che abolirlo e andare in tv a vantarsi: "non metteremo le mani nelle tasche degli italiani");
- fare norme serie anti-evasione e anti-corruzione, così tanto per cambiare!
- facendo una VERA riforma della giustizia che preveda in caso di sconfitta in secondo grado il pagamento delle spese secondo le proprie possibilità e che la pena possa essere inasprita (non solo che sia uguale o minore come succede tuttora). Ovviamente abolizione della prescrizione, così gli imputati che sanno di essere colpevoli la finiscono di tirarla lunga per arrivarci. Il risparmio non è calcolabile sui tempi e i costi della magistratura;
- dal ritiro immediato delle truppe italiane all'estero e da una diminuzione sensibile delle spese per la difesa;
- dall'abolizione del finanziamento ai giornali, quelli che non vendono devono chiudere com'è giusto che sia, perchè dobbiamo mantenere giornali come Libero, il Giornale e carta straccia varia?
- dall'abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti (alias finanziamenti pubblici, già respinti con un referendum nei primi anni 90);
- imponendo un tetto massimo per qualsiasi pensione a 3000/4000 euro al mese, non vedo come un pensionato debba avere una pensione superiore a tale cifra per vivere dignitosamente.

Come vedete le possibilità sono innumerevoli. PRIMA lo stato ha il dovere e l'obbligo di prendere i soldi dalla lista sopra esposta e solo DOPO può permettersi di chiedere sacrifici a noi altri.
Spero di aver chiarito le idee a quelle persone (poche) che ancora pensano che i sacrifici per noi siano inevitabili.

Domani è un altro giorno, chissà quale bieca modifica si inventeranno.

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