Amazon

sabato 27 ottobre 2012

Berlusconi cambia idea e "resta in campo"

Dopo la freschissima condanna a 4 anni per frode fiscale sui diritti televisivi il Silvio nazionale ci ripensa e resta fra noi ad animare la fauna politica di questo Paese.
Uno non fa nemmeno in tempo a stappare una bottiglia di spumante alla notizia che non si sarebbe più candidato che ecco arrivare il ripensamento.

D'altronde lo fa per noi: "non deve capitare ad altri quello che sta capitando a me"
EROE!


Un promemoria per i più disinformati o smemorati:

6 prescrizioni (reato non più punibile perchè decorso un certo lasso di tempo che ovviamente è stato sempre più ridotto negli anni dalla politica);
2 amnistie (rinuncia da parte dello stato a perseguire il reato);
2 assoluzioni perchè il fatto non costituisce più reato (leggi ad personam);
8 archiviazioni (insufficienza di prove) ;
2 procedimenti ancora in corso;
1 condanna, come detto, per frode fiscale;
8 assoluzioni vere.

Fate la somma dei processi che ha affrontato quest'uomo ed ora considerate che, lo stesso, vuole riformare la giustizia. E' ridicola solo l'idea ma lui è drammaticamente convinto.
E' troppo confidare nell'intelligenza degli italiani nel non cascarci per l'ennesima volta?

Nel frattempo una legge inquietante potrebbe essere approvata.
Copio e incollo l'annuncio di Wikipedia

Gentili lettori,
ancora una volta l'indipendenza di Wikipedia è sotto minaccia.
In queste ore il Senato italiano sta discutendo un disegno di legge in materia di diffamazione (DDL n. 3491) che, se approvato, potrebbe imporre a ogni sito web (ivi compresa Wikipedia) la rettifica o la cancellazione dei propri contenuti dietro semplice richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine o anche della propria privacy, e prevede la condanna penale e sanzioni pecuniarie fino a 100 000 euro in caso di mancata rimozione. Simili iniziative non sono nuove, ma stavolta la loro approvazione sembra imminente.
Wikipedia riconosce il diritto alla tutela della reputazione di ognuno e i volontari che vi contribuiscono gratuitamente già si adoperano quotidianamente per garantirla. L'approvazione di questa norma, tuttavia, obbligherebbe ad alterare i contenuti indipendentemente dalla loro veridicità. Un simile obbligo snaturerebbe i principi fondamentali di Wikipedia, costituirebbe una limitazione inaccettabile alla sua autonomia e una pesante minaccia all'attività dei suoi 15 milioni di volontari sparsi in tutto il mondo, che sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".
Wikipedia è la più grande opera collettiva della storia del genere umano: in 12 anni è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. L'edizione in lingua italiana ha quasi un milione di voci, che ricevono 16 milioni di visite ogni giorno, ma questa norma potrebbe oscurarle per sempre


martedì 23 ottobre 2012

Matteo Renzi invade l'Italia, i fiorentini ringraziano

Di tutta questa battaglia per le primarie del Partito Democratico non mi è ben chiara una cosa: chi diavolo sta facendo il sindaco di Firenze? Mi era sembrato di capire che Matteo Renzi fosse stato eletto per quel ruolo. Evidentemente sono caduto in errore perchè una persona ligia al dovere non abbandonerebbe mai l'incarico che migliaia di persone hanno deciso di affidargli in nome dell'ambizione personale.

Con questo non voglio dare un giudizio su chi sia la persona migliore (o la meno peggio) per guidare il Partito Democratico alle elezioni. Potrebbero far diventare segretario di partito perfino uno scimpanzè che tanto le elezioni le vincerebbero ugualmente. E' l'inevitabile risultato dell'oculata amministrazione del centrodestra condita con i recenti scandali giudiziari che si succedono uno dietro l'altro senza sosta.

Tuttavia lo sappiamo, il centrosinistra sarà vittorioso quanto masochista: vedo già all'orizzonte l'inciucio con PDL e UDC in nome di un governo di responsabilità nazionale che responsabilizzerà noi altri a mandarli a *******.
Nel 2018 il Movimento 5 Stelle raggiungerà la maggioranza assoluta anche senza fare nulla, ci penseranno i partiti ad autodistruggersi.

Quel che sta accadendo in questi giorni è solo la punta dell'iceberg di questa tendenza: il Movimento sale nei sondaggi di un punto percentuale a settimana semplicemente stando a guardare. Beppe Grillo ormai non dice più niente di nuovo e riesce ugualmente a riempire ogni sacrosanta piazza siciliana su cui mette piede. Perchè?

Semplicemente perchè è l'unica alternativa accettabile.
Questo non significa che il Movimento sia solo protesta; tutt'altro!  Ma indubbiamente gli italiani sono stati ampiamente aiutati nell'avvicinamento a questa forza politica dall'attuale status quo.

Un ultimo appunto: il ministro Cancellieri ha recentemente detto che l'antipolitica e il populismo portano alla dittatura facendo chiaro riferimento al Movimento 5 Stelle... il che fa specie detto da un membro di un governo che non è stato eletto democraticamente. Qual è la dittatura allora?


venerdì 5 ottobre 2012

Il carcere: punizione o riabilitazione?

"Dovrebbero metterlo dentro e buttare via la chiave"
"Va in prigione e può addirittura vedere la tv, è una vergogna"
"Ha stuprato una donna e dopo poco tempo è già fuori"

Avete mai pensato o sentito dire una di queste frasi? Scommetto di si.
Sono pensieri che passano per la testa a chi ritiene che il carcere debba punire un crimine commesso.
Ma è veramente il ragionamento giusto da fare?

In Norvegia i detenuti, se così si possono chiamare, possiedono un loro appartamento, dispongono di un portatile, di tv, di campi da calcio, da tennis, gli è addirittura consentito andare a cavallo e nuotare nell'oceano.
I secondini non hanno pistole (neanche la comune polizia le possiede) e vivono costantemente a contatto con i "prigionieri". Essi passano le giornate a lavorare nei boschi, nelle fattorie e gestiscono dei veri e propri negozi.
Il sistema carcerario norvegese ha quindi tutto un altro approccio rispetto al pensiero americano (e anche italiano), non punisce ma cerca di riabilitare (clicca QUI per saperne di più e vedere con i tuoi occhi).
Anche Breivik, neonazista autore della recentissima strage in Norvegia avrà questo trattamento: 21 anni (pena massima nel Paese in questione) di permanenza in queste "prigioni" di lusso nonostante al processo sia risultato sano di mente e dispiaciuto per non aver ucciso più persone.

I risultati dei due approcci? In Norvegia il tasso di recidività (cioè un detenuto che dopo la pena torna in carcere) è al 40%, in Italia e negli Stati Uniti è al 70%
Allora chi ha ragione? I norvegesi che trattato i prigionieri come turisti in un villaggio vacanza o americani e italiani che puniscono a oltranza provocando anche un considerevole numero di suicidi?

La risposta non ce l'ho, provo un senso di ammirazione per la società norvegese ma, lo confesso, anche io ho spesso pensato le frasi citate all'inizio di questo post.  Il dato sui tassi di recidività tuttavia dovrebbe quanto meno far riflettere, sbaglio?


mercoledì 3 ottobre 2012

Gli scandali nelle regioni sono il frutto della partitocrazia

Il governo ha appena promesso che non ci saranno più condannati in Parlamento.
La stampa esalta la promessa dimenticando che 5 anni fa Beppe Grillo riuscì a raccogliere 350 mila firme proprio a tale scopo, firme che, lo ricordiamo, per tutto questo tempo sono marcite in un cassetto del Senato.
Dov'era quella stessa stampa cinque anni fa?

Ovviamente tutti si augurano che un provvedimento del genere passi prima o poi, anche perchè non è facile capire come un Parlamento in cui siedono un centinaio di indagati possa approvare un disegno di legge contro, per esempio, la corruzione.

Nel frattempo i scandali nelle regioni continuano a dilagare. Sette consigli regionali sono sotto indagine, i soldi pubblici spariscono ovunque a dimostrazione di come il passaggio di poteri dal centro (stato) alla periferia (regioni) sia stato attuato in un modo tutto italiano; cioè col solo fine di aprire nuovi spazi di potere che i partiti potessero occupare.

Tutto questo è il frutto del regime politico in cui viviamo: una partitocrazia dove il potere non appartiene al popolo ma ai partiti stessi che, si badi bene, non sono più da tempo espressione dell'opinione pubblica.
Quanti di voi ascoltano ogni giorno commenti smarriti di conoscenti che non sanno chi votare?

Vi lascio con due video: il primo è il ritorno di Saviano, che come al solito fa un monologo intelligente, capace di far riflettere; il secondo è l'intervento di Maurizio Crozza a Ballarò che ai politici ridendo e scherzando riesce a dirne più di chiunque altro (d'altronde visti gli ospiti...).



Amazon