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giovedì 20 ottobre 2011

Il PD perde per colpa del Movimento 5 Stelle, i gettoni di presenza e i tagli... ai tagli!

La storia si ripete: dopo il Piemonte, teatro della sconfitta del centrosinistra alle ultime regionali, anche in Molise il PD individua nel Movimento 5 Stelle la causa della sua sconfitta.

Copio dal blog di Beppe Grillo:
"Dire che il MoVimento 5 Stelle ha fatto perdere il Pdmenoelle in Molise non è corretto nei confronti della dirigenza pdmenoellina. Il pdmenoelle a perdere ci riesce benissimo da solo, non ha bisogno di appoggi esterni. Candidare nel centro sinistra Frattura, un ex Forza Italia, che si è presentato in due elezioni al fianco di Iorio del Pdl non è merito nostro. E' un parto tutto interno al Comitato Centrale pdmenoellino. In Molise il centro sinistra nelle regionali del 2006 aveva raccolto il 23,3% (10.9%, 12,42% Margherita), ora è al 9,86%. Waterloo è stata una passeggiata in confronto. E l'Unità incolpa il M5S? E' un delirio. Prima delle elezioni per i media il M5S non esisteva, e adesso i voti sono diventati di proprietà privata del pdmenoelle, non una libera scelta dei cittadini. Donadi, esponente di punta dell'IDV, ha spiegato per giustificare la sconfitta "Si scrive Grillo, ma si legge Berlusconi". Forse è meglio che si guardi in casa, infatti "Si scrive Donadi, ma si legge Scilipoti (ma anche Razzi, De Gregorio, Misiti, eccetera, eccetera)"."

A voi i commenti se vi rimangono le parole.  

Nel frattempo tutti i partiti del Consiglio comunale di Torino hanno bocciato una proposta del Movimento 5 Stelle che prevedeva l'assegnazione del gettone di presenza (del valore di 120 euro) solo nell'eventualità in cui il consigliere abbia effettivamente partecipato all'intera seduta o ad una buona parte di essa.
La proposta è stata avanzata perchè allo stato attuale delle cose ogni consigliere può passare, firmare, e andare via subito, ottenendo comunque il gettone di presenza... provate a farlo anche in ufficio!

Non c'è niente da fare, questi demagogici, populisti, criminali ragazzi del Movimenti 5 stelle danno proprio fastidio a tutti...




A proposito, giusto per rincarare la dose, il governo ha deciso di tagliarsi i tagli, copio uno stralcio del Fatto Quotidiano: 

 a sentirla pare una notizia inventata dall’ufficio propaganda degli indignati: in piena crisi, tra manovre lacrime e sangue e in attesa del decreto sviluppo, lo Stato restituisce soldi ai membri del governo. A raccontarlo, e a documentarlo, è invece Italia Oggi. Il quotidiano economico riporta una circolare del ministero dell’Economia, che dispone, appunto, la restituzione di quanto è stato trattenuto dalle “paghe” di ministri e sottosegretari in base ai tagli decisi l’anno scorso suglio stipendi pubblici più alti. Il decreto legge 78 del 2010, che conteneva misure di “stabilizzazione finanziaria”, prevedeva che dal primo gennaio 2011 al 31 dicembre 2013 le retribuzioni dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni superiori a 90.000 euro lordi annui fossero ridotti del 5 per cento per la parte oltre il “tetto”, e del 10 per cento per la parte superiore ai 150 mila euro. Per tutti, quindi, ma non per la casta.

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