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martedì 4 ottobre 2011

Addio al Passaparola di Marco Travaglio

Il blog di Beppe Grillo e Marco Travaglio stesso annunciano la fine del "Passaparola" del giornalista più scomodo del paese. L'avventura iniziava nel 2008: ogni lunedì Travaglio commentava, in diretta streaming, con una approfondita analisi di circa 40 minuti, le principali notizie politiche e giudiziarie della settimana.

Inutile dire che in un paese dove l'informazione la si fa nel modo che conosciamo ascoltare finalmente qualcuno di competente e soprattutto libero è come una boccata d'ossigeno. Nell'Italia dei Minzolini viene ora a mancare un pezzo importante di informazione indipendente e questo è un peccato, che piaccia o meno il giornalista in sè.

La motivazione, dice Travaglio, è l'accumularsi di un impegno dietro l'altro. Sarà, ma desta perplessità questa decisione presa esattamente due giorni dopo il post di Beppe Grillo che definiva Padellaro e Colombo, colleghi di Travaglio, "residuati dell'Unità che ha vissuto con contributi statali".
Senza contare altre frecciatine lanciate dal comico al Fatto Quotidiano che di certo non hanno fatto piacere al vicedirettore Marco Travaglio.
Ma sono ovviamente tutte congetture.

Sia chiaro, non è che senza il Passaparola non ci siano più i mezzi per ottenere informazione indipendente: Travaglio è fortunatamente ancora vivo e in attività sul suo giornale e presto sul web con il nuovo programma di Santoro, tuttavia l'appuntamento del lunedì era ormai diventato una piacevole routine per migliaia di persone.
Peccato.


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