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sabato 15 ottobre 2011

I radicali salvano Berlusconi, il circo ringrazia e può continuare

Il 14 dicembre il governo fu salvato dai cosiddetti "responsabili" (o "comprati" nel gergo comune), il 14 ottobre invece a soccorrere la maggioranza sono stati i radicali. Le opposizioni infatti hanno cercato di non far raggiungere il numero legale per effettuare la votazione ma i cinque deputati del gruppo dei radicali hanno deciso di entrare ugualmente in aula. Il risultato? 316 voti a favore del governo e 301 contro.
Impressionante, in un modo o nell'altro l'opposizione trova sempre il sistema per dimostrarsi patetica e inadeguata a far cadere una maggioranza già decaduta.

Al premier non resta che ringraziare i fedelissimi con 3 poltrone nuove di zecca: Catia Polidori e Aurelio Misiti saranno viceministri e Pino Galati sottosegretario all'istruzione. Queste nuove "onorevoli figure istituzionali" sono state elette nel 2008 rispettivamente con PDL (poi fuoriuscita FLI, poi il ritorno al PDL per la fiducia del 14 dicembre), con IDV e con UDC. Coerenza innanzitutto!
A questo proposito è bene ricordare come il governo abbia avuto il coraggio di parlare di tagli ai costi della politica... a me sembra che qui le poltrone non facciano altro che aumentare!

E' opinione di chi scrive che il centrosinistra non sia meglio del cosiddetto centrodestra (di destra come la si intende nel resto del pianeta non ha niente) ne sotto il profilo della competenza ne sotto quello etico. Prime bozze di "legge bavaglio" e di "lodo Alfano" sono infatti state proposte da governi di centrosinistra con tutta la vergogna che ne deriva.

Tuttavia bisogna pensare ai problemi attuali del paese che sono soprattutto economici.
L'attuale maggioranza è stata sfiduciata ripetutamente dai mercati internazionali: infatti ogni volta che il governo emana una manovra o il premier parla alla Camera la borsa crolla e lo spread vola.
Guardiamo invece l'esempio della Spagna: qualche mese fa era al nostro posto e, Zapatero, avendo un minimo di dignità, ha deciso di dimettersi e gli andamenti finanziari sono migliorati improvvisamente (decisione che, è bene specificare, non ha impedito il declassamento del paese, le dimissioni aiutano ma non fanno i miracoli).

Le borse, è risaputo, girano anche a seconda della credibilità di un esecutivo e questo governo l'ha persa da tempo. Serve dunque rinnovamento, e serve nel breve termine... anche se l'alternativa non è certo delle migliori.
E in tutto questo il nostro beneamato presidente della Repubblica, l'uomo dal monito facile e dalla firma facilissima, con il potere di sciogliere le camere... dove diavolo è? Perchè non lo fa?

Che il circo continui.



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