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lunedì 31 ottobre 2011

Il nuovo mercato del lavoro

Il mercato del lavoro sta cambiando sensibilmente, è sotto gli occhi di tutti.

Questo cambiamento è essenzialmente la conseguenza della ristrutturazione del capitalismo avviata verso gli anni ottanta con la parallela rivoluzione tecnologica che ha influenzato, ed è stata influenzata, dalla ristrutturazione.

Abbiamo oggi un mercato finanziario globale con transazioni pressochè immediate. Quello che non è diventato globale è il mercato del lavoro (con pochissime eccezioni nelle sfere altamente specializzate) ancora legato alla dimensione locale. Esso ha però preso un trend chiaro negli ultimi anni: il nuovo mercato del lavoro richiede mobilità e flessibilità.
In altre parole, una persona deve essere disposta a spostarsi geograficamente e a modificare il proprio orario di lavoro secondo le esigenze del mercato.

E' un mercato del lavoro quello che si profila all'orizzonte che, parallelamente all'ormai avvenuta emancipazione della donna dal suo ruolo tradizionale, non ammette alcun vincolo o legame, è un mondo del lavoro fatto per i single, un mondo del lavoro SENZA figli.

Questa è la realtà che esige il mercato, che piaccia o meno. La scomparsa della famiglia tradizionale propria del primo capitalismo è una dei possibili scenari del prossimo futuro, a meno che le istituzioni non cerchino di preservarla, ad esempio imponendo alle aziende di assumere moglie e marito in toto.

Ci sono tante ipotesi sugli sviluppi di questo fenomeno ma, non so voi, è lo sviluppo stesso a non piacermi affatto.

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