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martedì 8 novembre 2011

Tutti contro Berlusconi, anche lo spread

Ormai l'aumento dello spread con i titoli tedeschi è direttamente proporzionale alle possibilità di permanenza di Berlusconi alla carica di primo ministro.
Nella giornata di ieri, quando Giuliano Ferrara ha dichiarato che il suo padrone Silvio si stava preparando a dimettersi, lo spread è diminuito di colpo. Quando poi è arrivata la smentita è tornato a salire toccando un nuovo record storico di 491 punti.

Incredibile come le due cose siano strettamente collegate, i mercati vogliono un cambio di governo e l'Italia, se vuole sopravvivere ancora per qualche tempo, glielo deve dare.
E' infatti palese a tutti come il problema più urgente che l'Italia deve risolvere ha un nome e un cognome. E' chiaro perfino alla Lega Nord che ieri ha chiesto formalmente al premier di fare un passo indietro.

La giornata odierna potrebbe rappresentare la fine di questo governo e forse la fine di Berlusconi come uomo politico. E' bene tuttavia non lasciarsi andare ad un ottimismo troppo sfrenato anche perchè la situazione è a dir poco confusionaria e al voto di oggi, alla Camera, potrebbero esserci spiacevoli sorprese.

Staremo a vedere.




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