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mercoledì 2 novembre 2011

Papandreou è un folle o un patriota?

La proposta del premier greco Papandreou di indire un referendum per accettare o meno il piano di salvataggio della Unione Europea merita un ragionamento a parte. Il piano dell'Unione prevede tagli durissimi praticamente a qualunque cosa, a pagare per l'incompetenza della politica saranno solo ed esclusivamente i cittadini greci.

E' quindi molto probabile che essi diranno no ai programmi decisi a Bruxelles e che quindi sceglieranno il default totale per il proprio paese. Le conseguenze di un tale atto si ripercuoteranno innanzitutto su Italia e Spagna in quanto essi sono paesi già in grave difficoltà e anche sulla Francia, il paese più esposto al debito greco.

Si rischia di cadere in quel domino europeo che l'Europa, Germania in testa, vuole evitare ad ogni costo.
Un default greco potrà trascinarsi dietro altri paesi fino a far collassare l'intera Unione.

Papandreou è dunque un folle? Sono combattuto perchè, andando oltre i miei interessi di italiano, probabilmente questa è la prima cosa giusta che il premier greco fa per il suo popolo.
Alla Grecia andare in default conviene, uscire dall'euro conviene ancor di più.
Il paese è infatti entrato in una diabolica spirale fatta di aiuti concessi solo dopo dei tagli alla spesa pubblica, e i tagli provocano una recessione economica che per essere arginata richiede altri aiuti.

Tuttavia l'errore potrebbe stare a monte. Perchè paesi come Italia e Grecia con un'economia fuori da ogni parametro imposto dall'Unione Europea sono stati accolti nell'Unione stessa? Probabilmente per calcoli politici. Resta il fatto che tali concessioni, oggi, si ripercuotono su tutti noi.


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