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sabato 24 dicembre 2011

Trenitalia lascia a casa i lavoratori per finanziare il TAV

L'Italia si conferma il paese dell'assurdo: mentre i lavoratori di Wagon lits, che operavano sui treni notturni appena soppressi, perdono il lavoro, Trenitalia dirotta tutte le risorse sull'alta velocità.

E' la malattia delle grandi opere, è un morbo che ci fa preferire investire su un TAV usato da una piccola fetta di popolazione piuttosto che investire sui treni locali e regionali usati da milioni di persone.
E' una malattia pericolosa, perchè lo Stato crede che un buco in una montagna lungo 80km abbia la precedenza, per esempio, sulla sicurezza delle scuole: a livello nazionale, l'80% delle scuole non sono in regola con le norme di sicurezza.
QUI in dettaglio tutta la vicenda della Torino-Lione e i motivi per cui essa sarebbe comunque una tratta inutile.

Poi ci sono i fenomeni, coloro che giustificano quel buco con posti di lavoro, come se al contrario, la piccola manutenzione, che in Italia sarebbe una necessità primaria, non riuscisse a crearli.

Stesso discorso per il ponte sullo stretto: ci è già costato 500 milioni e non è stata posata nemmeno una pietra.
Nel video qui sotto Travaglio spiega la vicenda molto meglio di me.

Buon Natale Italia.

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