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giovedì 1 dicembre 2011

Iran, sarà guerra?

I rapporti tra Gran Bretagna e Iran sono sempre più tesi: in seguito all'attacco degli studenti all'ambasciata inglese, il governo di Londra ha deciso di espellere i diplomatici iraniani dalla capitale.
L'Iran fa parte della lista americana degli "stati canaglia" già da tempo e i rapporti, col tempo, non fanno altro che peggiorare, senza contare le pressioni di Israele affinché si intervenga.

La NATO ha appena concluso le operazioni in Libia e già una nuova guerra è quindi all'orizzonte.

Il paradosso è che il problema Iran è il risultato  diretto della politica estera statunitense dell'ultimo decennio: l'equilibrio della regione era garantito dal bipolarismo tra Iran e Iraq, venendo a mancare quest'ultimo, l'equilibrio si è spezzato e il regime di Ahmadinejad è diventata una potenza regionale incontrastata.

La prima causa dell'attuale forza dell'Iran è dunque la caduta del regime di Saddam Hussein, George Bush senior, nei primissimi anni '90, con la prima guerra del Golfo, capì perfettamente l'importanza strategica dell'Iraq e non fece cadere il regime. Peccato che tale lungimiranza non sia stata tramandata al figlio.



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