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lunedì 5 dicembre 2011

Lo spread crolla, il cambiamento portato dal governo Monti

L'effetto della manovra si fa sentire sui mercati: lo spread è di fatto crollato scendendo sotto i 400 punti dopo quasi due mesi. Il valore al termine della giornata di ieri era di 375 punti. Questa è la dimostrazione tangibile che le misure prese dal governo Monti piacciono ai mercati e che i mercati non sono esattamente interessati al benessere di noi cittadini italiani, anzi. L'importante è ottenere soldi, il "come" è un dettaglio che interessa solo a noi comuni mortali.

Cosa è cambiato in sostanza rispetto ai governi politici che ci hanno portato ad un passo dal default? Sostanzialmente nulla: questo governo tecnico è vincolato dalle richieste e dagli interessi dei partiti che controllano il Parlamento e appoggiano il governo stesso. Colpire ad esempio lo Stato Vaticano facendogli pagare l'ICI (si stimano in due miliardi all'anno la somma totale che sarebbe possibile raccogliere) diventa oltremodo difficile, come resta difficile, se non impossibile, mettere all'asta le frequenze del digitale terrestre con Silvio Berlusconi quasi monopolista del settore.

Formalmente tuttavia la situazione è cambiata parecchio, perchè se è vero che siamo abituati a essere presi in giro dalle pagliacciate dei politici di turno, siamo totalmente impreparati a ricevere "supposte" di questa entità da un premier che fa della serietà il suo biglietto da visita. Insomma, Berlusconi ci tirava gli schiaffi in faccia vestito da clown, Monti lo fa in giacca e cravatta con una sobria e inquietante freddezza.

QUI i dettagli del decreto legge "salva-Italia" e, aggiungo io, "ammazza cittadini".

QUI invece, quello che si poteva e doveva fare.




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