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mercoledì 14 dicembre 2011

Emendamenti alla manovra: resta una porcheria

La manovra è stata modificata su proposta del governo stesso.
Le uniche note positive sono l'indicizzazione delle pensioni fino a circa 1450 euro e l'aumento della tassazione sui capitali scudati (pur rimanendo ancora TROPPO bassa).

Tutto il resto rimane uno scempio a cominciare dai tagli ai costi della politica demandati al Parlamento. Tradotto, i parlamentari dovranno autoridursi lo stipendio, è un po' come chiedere ad un criminale di incarcerarsi da solo.

Le liberalizzazioni tanto annunciate sono di fatto saltate, le lobby possono stare tranquille.
Per quanto riguarda i pensionamenti anticipati (vecchie pensioni di anzianità) vengono ridotte leggermente le penalità per chi vorrà andare in pensione prima dei 62 anni, niente di più.

Mentre Monti prende a schiaffi i soliti poveracci se la prende anche con i partiti, rei di essersi lamentati della manovra sottolineando come non ci fosse bisogno dei "tecnici" per vararne una simile. Il premier a questo proposito ha dichiarato che un governo tecnico è stato reso necessario dalla palese incapacità di agire dei partiti stessi. In questo caso come dargli torto?


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