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martedì 12 luglio 2011

Tremonti protagonista: tra insulti ai colleghi e la borsa che crolla

Tremonti è l'assoluto protagonista di queste ultime settimane.

Imprese mirabolanti: prima è riuscito a dare del cretino ad un suo collega (unica volta tra l'altro, in cui si può essere d'accordo con il ministro), dopo ha creato una manovra finanziaria che toglie ai poveri per dare ai ricchi (vi rimando al post di domenica) e infine è riuscito a farsi pagare l'affitto da un certo Marco Milanese.

Milanese è un ex ufficiale della guardia di finanza passato poi alla politica. Per questo "onorevole" c'è una richiesta di autorizzazione per eseguire un mandato di cattura per custodia cautelare a cui il Parlamento dovrà rispondere si o no.

La decisione è abbastanza prevedibile, basta andare a guardare cosa ha deciso negli ultimi vent'anni il parlamento per i suoi degni colleghi. La risposta è sempre no, è una casta che protegge i suoi privilegi anche andando contro tutti quei principi che nei comizi elettorali vanno poi ad esaltare, come la giustizia e la moralità.
Tutto questo mentre la borsa crolla e ci spinge sempre di più verso un baratro senza ritorno (sull'argomento vi rimando alla giornata di venerdì quando verrà pubblicato un approfondimento). L'andamento della borsa è anche il riflesso delle scelte e delle priorità del governo che preferisce occuparsi del maxi-pagamento di B. e del salvataggio di pesci piccoli con le loro piccole-grandi malefatte piuttosto che occuparsi di economia.  I mercati stanno perdedendo fiducia nell'Italia, personalmente, con questa casta al potere, che sia di destra o di sinistra, la fiducia l'ho persa da un bel pezzo.




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