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mercoledì 13 febbraio 2013

Contestazione a Sanremo: chi sono i mandanti?

Se fate parte di quella metà del Paese che ieri sera ha guardato Sanremo vi sarete ovviamente accorti delle presunte contestazioni a Maurizio Crozza. E' una storia che si ripete praticamente ogni anno; l'anno scorso con Celentano ci furono gli stessi problemi e pensare male è un'ovvietà: se non si ha la certezza è perlomeno forte il sospetto che determinate persone siano mandate appositamente da una parte politica per contestare determinati personaggi quando parlano di determinati argomenti.

La tendenza in Italia è preoccupante: siamo l'unico Paese al mondo dove i politici rispondono seriamente ai comici. D'altronde è anche la conseguenza diretta dell'inesistente credibilità dei politici: se questi ultimi fossero in qualche modo credibili nessuno darebbe peso alle parole di un comico (Crozza o Littizzetto che siano, diverso il discorso per Grillo impegnato attivamente in politica seppur come megafono di un MoVimento). I ruoli si invertono evidentemente perchè un paio di comici danno voce a delle persone ammutolite da un panorama politico imbarazzante.

Quel che sconcerta è la parte politica che più si lamenta delle pungenti parole dei comici: quella presunta destra che praticamente monopolizza le televisioni e manda il suo leader in onda 24h su 24 non è disposta ad accettare venti minuti di Crozza a Sanremo per di più ingabbiato in una par condicio che ha penalizzato la sua performance (troppa carne al fuoco in pochissimo tempo).

Vi lascio con un'immagine del carnevale tedesco significativa della considerazione che l'Europa ha di un noto politico italiano...


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