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giovedì 11 luglio 2013

Partito Democratico indecente: lo difende Telese

Il Partito Democratico approva la sospensione dei lavori del Parlamento così come richiesto dal PDL: il padrone comanda, lo schiavo ubbidisce.

Se è ormai risaputo che il PDL esiste ad uso e consumo di Silvio Berlusconi non posso fare a meno di essere indignato di fronte al comportamento dei democratici che si confermano i loro migliori alleati. Senza rispetto per i loro elettori che di certo non li hanno votati per vederli governare con il (presunto) nemico e senza rispetto per milioni di italiani che dal Parlamento pretendono risposte ad una situazione che ogni giorno vede aziende chiudere e persone suicidarsi. Incredibile come qualche irriducibile elettore piddino riesca ancora a difendere il suo partito preferito: dovrebbe far indignare ancor di più perchè ad ogni campagna elettorale si professano diversi e migliori di Berlusconi&co.

Non mi preoccupo nemmeno più di attaccare troppo duramente i democratici perchè a loro difesa si erge Luca Telese, un uomo capace di scrivere queste cose:

"È un indicatore di civiltà offrire una tregua agli avversari se il loro leader rischia il carcere. La bandiera bianca e il suo riconoscimento non sono un indicatore di compromissione, ma la certificazione della diversità. Ed è forse per questo che trovo incredibile l'attacco del Movimento 5 Stelle contro i parlamentari del Pd, quei cori di dileggio in Aula "Servi-servi! Buffoni!". [...] molti grillini cercano di interpretare quella tregua di mezza giornata concessa al Pdl come una gravissima compromissione. Invece secondo me il Pd ha fatto benissimo a votare quella sospensione e non ha rinunciato a nessun valore, non ha sfigurato la democrazia".

Non so come funziona nel meraviglioso mondo ideale di Telese ma io vorrei un Paese in cui non fosse nemmeno pensabile che il leader del principale partito di centrodestra rischi il carcere (in Italia è una costante e non certo per persecuzione come vuol far credere) e che, anche fosse, questo non influisca in nessun modo sull'attività politica della repubblica italiana visto e considerato che gli interessi di sessanta milioni di italiani andrebbero comunque tutelati a prescindere da questo o quel processo. 

Davanti ad un Parlamento che si inchina ai bisogni di un singolo individuo non posso che applaudire l'esemplare protesta del M5S: via giacca e cravatta e sit in davanti Montecitorio. Dopo i primi mesi di assestamento stanno insegnando a fare politica, quella vera, a quella marea di pagliacci che scalda la sedia da 10, 20 o addirittura 30 anni. Tutte le attività parlamentari del M5S sono facilmente monitorabili tramite questo gruppo facebook oltre che sui normali siti istituzionali. 


mercoledì 10 luglio 2013

I processi di Berlusconi tengono in ostaggio l'intero Paese

La Corte di Cassazione fissa al 30 luglio l'udienza per il processo Mediaset per cui Berlusconi è già stato condannato a quattro anni di reclusione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici.
Il primo agosto sarebbe andato in prescrizione una parte del reato e si è dunque decisa una data antecedente per evitarlo così come prescrive la legge. Il magistrato ha infatti il dovere di cercare di evitare la prescrizione nonostante i provvedimenti politici del centrodestra (comunque mai annullati o modificati dal centrosinistra) che, negli anni, l'hanno accorciata sempre di più rendendo tale operazione un'impresa non da poco.

Nessuna persecuzione e nessun colpo di stato dunque, si chiama solo giustizia. Qualcuno lo insegni a Brunetta e compagnia bella.

Proprio oggi il PDL blocca le attività parlamentari per protesta contro la magistratura chiedendo la sospensione dei lavori per tre giorni. La Santanché minaccia che, nel caso di un rifiuto a tale richiesta, cadrà il governo. L'intero Parlamento e quindi l'attività politica della Repubblica italiana sono ostaggio dei processi di Silvio Berlusconi e dei membri del suo partito. Malan blatera di "crisi della democrazia" ed io ogni giorno mi chiedo se credano davvero in ciò che affermano o siano semplicemente in malafede.

Ancora una volta il dibattito politico italiano è monopolizzato dal PDL che si erge a difesa del suo leader ignorando tutto il resto: lavoro, sanità e istruzione. Ringraziamo ancora il Partito Democratico che per vent'anni l'ha sostenuto e ha reso possibili queste mirabolanti opere e che, dopo una condanna in secondo grado, fa finta di nulla e resta al governo con lui come se fosse la cosa più normale del mondo. Anche se il governo cadesse oggi il PD ha comunque perso la poca dignità che gli rimaneva.




venerdì 5 luglio 2013

Chiacchiere vs Fatti

Mentre il governo PD-PDL perde tempo dietro alle condanne di padron Berlusconi, rinviare una tassa (imu) per poi aumentarne altre (irpef, rifiuti e benzina) e promettere tagli ai costi della politica sempre e solo a parole c'è chi in Parlamento decide di agire di propria iniziativa senza che nessuna legge imponga alcunché:

i parlamentari del Movimento 5 Stelle infatti, restituiscono allo Stato italiano più di un milione e mezzo di euro ricavati dai loro stipendi e dalla diaria non utilizzata. Tale somma va ad aggiungersi ai 42 milioni di euro di rimborsi elettorali che il Movimento ha deciso di non riscattare nonostante, secondo la legge, ne avesse diritto.

Credo che un italiano con pensiero critico abbia il dovere morale di chiedersi perchè gli altri partiti e gli individui che li compongono non possano fare il medesimo gesto.

Neppure però si può puntare il dito sul governo Letta dicendo che stia con le mani in mano, il governo infatti risulta attivissimo: opportunamente mascherato da "Consiglio supremo della Difesa", formato appunto da una serie di ministri con l'aggiunta del Capo di Stato Maggiore della Difesa e del Presidente della Repubblica che lo presiede, ha deciso che il Parlamento non può porre veti sull'acquisto degli F35.
A decidere insomma è il solo esecutivo.

Il nostro status di sudditi degli Stati Uniti d'America, che nel frattempo perde tempo pure a spiare le nostre ambasciate, insieme ad un apparato militare offensivo che in virtù della nostra costituzione nemmeno dovrebbe esistere, conta più del benessere del popolo italiano. Decine di miliardi di euro buttati nell'acquisto di questi cacciabombardieri che, fra l'altro, sono pure difettosi.

A portare fino in fondo questa scelta è il governo del partito unico PD-PDL. Se fossimo in un Paese normale i loro elettori ne terrebbero pesantemente conto ma credo che essi preferiranno guardare con odio allo scandalo della mancanza di democrazia nel Movimento 5 Stelle mentre, a loro insaputa, i partiti che hanno votato espellono attivisti a giorni alterni e con l'esecutivo che hanno formato rendono il Parlamento un contenitore vuoto ed inutile con il solo compito di avvallare i suoi decreti legge.



lunedì 24 giugno 2013

Berlusconi condannato a 7 anni in primo grado

A differenza del Parlamento italiano il Tribunale di Milano non ha creduto alla favoletta della "nipote di Mubarak" e condanna Silvio Berlusconi a 7 anni di reclusione con annessa interdizione dai pubblici uffici.
Citando il Fatto Quotidiano "Berlusconi ha costretto la Questura di Milano a violare la legge per rilasciare Ruby prima che parlasse e ha avuto incontri ravvicinati di tipo sessuale a pagamento con una minorenne.
E, per salvarsi dalla condanna, ha pagato decine di testimoni (fra cui due deputati) per giurare il falso dinanzi ai giudici".

Sono queste le motivazioni di una sentenza che potrebbe avere anche ripercussioni politiche. Ritengo che sia più facile vedere cadere il governo per mano del PDL come rappresaglia contro le "toghe rosse" piuttosto che per pudore da parte del PD. I democratici non si vergognano di niente: come può una condanna in più di Berlusconi far cambiare loro idea sul loro alleato preferito?

Tutto può comunque succedere.

Nel frattempo ennesimo flop del Movimento 5 Stelle: prende il 70% a Ragusa e Piccitto è il nuovo sindaco. Sconfitto quindi Cosentini, il candidato appoggiato da UDC, PD e PDL (prove di inciucio anche a livello locale?)


mercoledì 19 giugno 2013

La JPMorgan ci dà ancora lezioni

"I sistemi politici dei Paesi europei del Sud e in particolare le loro costituzioni, adottate dopo la caduta del fascismo, presentano caratteristiche inadatte a favorire l'integrazione europea. C'è forte influenza delle idee socialiste in special modo per quanto riguarda la tutela dei lavoratori"

Sono queste le parole che il colosso bancario trascrive su un documento di 16 pagine puntando così il dito sui paesi in crisi dell'eurozona chiedendo loro di fare riforme stutturali basate, udite udite, sull'austerità.

E' un mondo meraviglioso quello in cui i responsabili della crisi del 2008 accusano le principali vittime di essere il problema. La JPMorgan è stata infatti accusata formalmente nel 2012 dal governo americano di essere fra i principali responsabili della catastrofe finanziaria degli ultimi anni essendo fra gli inventori della cosiddetta "finanza creativa" che ci ha creativamente messo in ginocchio.

Ciò nonostante il gigante della finanza globale vuole darci lezioni su come uscire dalla crisi: austerity, austerity e ancora austerity nonostante quelle brutte e cattive costituzioni socialiste vorrebbero salvaguardare i popoli che le hanno ideate.

Parlando dell'Italia comunque la JPMorgan potrà stare tranquilla: qui è usuale calpestare la costituzione ogni sacrosanto giorno.


mercoledì 12 giugno 2013

Adele Gambaro e una strategia per la comunicazione

I risultati deludenti delle amministrative da parte del Movimento 5 Stelle impongono quanto meno un cambio di strategia per quanto riguarda la comunicazione: se la coordinazione fra il blog di Beppe Grillo e i gruppi locali può anche venir meno, diventa assolutamente indispensabile a livello nazionale con rappresentanti del Movimento in Parlamento. Semplicemente perchè i giornalisti continuano (anche giustamente per carità) a chieder conto ai parlamentari delle dichiarazioni rilasciate sul blog da Grillo mettendoli chiaramente in difficoltà. Il linguaggio provocatorio del comico va benissimo ma come possono fare lo stesso dei parlamentari della Repubblica italiana? Ci vuole diplomazia e, a remare contro in questo caso, c'è anche l'inesperienza e, a volte, l'ingenuità.

Se si parla strettamente di contenuti Beppe Grillo raramente ha torto:

- pensiamo al caso Rodotà: è sbagliato dire che è un miracolato della rete e che fino alla candidatura proposta dal Movimento era "in freezer"? Certamente non sarà stato con le mani in mano ma chi diavolo lo conosceva prima che il suo nome fosse portato alla ribalta dai 5 stelle? E' sbagliato, pertanto, dire che se aveva critiche da muovere poteva chiamare direttamente Grillo invece di rilasciare interviste su interviste? A parer mio no, Beppe Grillo aveva ragione. E' stata tuttavia una mossa intelligente criticarlo pubblicamente? No, assolutamente: è stata percepita come un'incoerenza. Si doveva fare finta di nulla, magari fare una telefonata a Rodotà stesso e parlargli facendo appello alla sua indiscutibile intelligenza.


- passiamo ora alla definizione di Parlamento come "tomba maleodorante": ha torto? Quando è stata l'ultima volta che il Parlamento ha fatto gli interessi degli italiani? Il Parlamento ospita condannati, corrotti ed evasori fiscali e ha agito spesso e volentieri in favore di questi. Quindi la definizione di Grillo non è sbagliata. E' stato giusto esternarla? No perchè con questa definizione poi i parlamentari del Movimento dovranno confrontarsi senza poter sostenere la stessa cosa: in Parlamento ci lavorano e lo fanno anche bene.

- infine c'è il recentissimo caso di Adele Gambaro, senatrice del M5S che ha definito Beppe Grillo la causa del flop del Movimento alle amministrative. Se è chiaro che a volte sbaglia ed esagera nelle sue esternazioni definirlo "la causa" mi sembra eccessivo anche perchè, se non fosse per lui, la senatrice non sarebbe di certo tale. Beppe Grillo riempie all'inverosimile ogni singola piazza in cui va a parlare e ha portato quasi con le sue sole forze in pochissimi anni un nuovo movimento politico in Parlamento. Come detto le strategie di comunicazione vanno riviste ma la signora Adele Gambaro è stata di un'ingenuità disarmante perchè Grillo ha ancora una volta ragione quando dice che le sue affermazioni danneggiano il Movimento.
E' stato giusto invitarla ad abbandonare il Movimento? Credo di no, queste decisioni vanno prese dal gruppo parlamentare. Ok, è stato un "invito" ma un invito di Grillo ha tanto il sapore di un ordine.

Riassumento credo che il Movimento 5 Stelle debba rivedere drasticamente il proprio modo di comunicare. Dal punto di vista dei parlamentarti far parlare chi è capace di farlo: i precedenti capigruppo non sono stati, a parer mio, all'altezza per quanto riguarda la comunicazione con l'esterno. Episodi come quello della Gambaro andrebbero evitati (supponendo che non ci sia malafede ovviamente, altrimenti c'è ben poco da fare). Dal lato di Beppe Grillo sarebbe utile confrontarsi quotidianamente con i parlamentari e riflettere, prima di scrivere qualcosa, se ciò che andrà sul blog potrà mettere in difficoltà i propri ragazzi davanti alla stampa.
Per il resto non facciamo drammi: i cambiamenti richiedono tempo anche se, il Paese, di tempo, ne ha sempre meno.


martedì 4 giugno 2013

La truffa della proposta di legge per l'eliminazione dei rimborsi elettorali

Questo governo è meraviglioso: propone un disegno di legge per eliminare il finanziamento pubblico ai partiti.

"Era ora!" verrebbe da dire, visto che un referendum li aveva bocciati già nei primi anni Novanta... e invece no! Perchè l'eliminazione dei rimborsi elettorali vede la nascita delle "donazioni" da parte dei cittadini tramite un 2x1000. Donazioni fra virgolette perchè, secondo questo disegno di legge, l'unico modo per non destinare questi soldi ai partiti è darli allo Stato che, comunque, piacerebbe sapere come li spenderebbe. Se il cittadino non lo indica espressamente o non decide nemmeno quale partito sostenere allora i suoi soldi andranno in un fondo comune diviso proporzionalmente fra tutti i partiti. Il funzionamento è analogo all'8x1000: se non si dice dove destinare i propri soldi vanno alla Chiesa Cattolica.

Come se non bastasse questo meccanismo che ha il sapore amaro della pura e semplice presa per il culo, "donare" ai partiti diventa anche più conveniente rispetto ad eventuali donazioni alle onlus, così come ben rilevato dal Fatto Quotidiano quest'oggi (QUI l'articolo)

Insomma come al solito, per fare citazioni illustri, "ci pisciano in testa e ci dicono che piove".

Tuttavia, è bene specificare, che ancora nulla è deciso: si tratta di una proposta che deve ancora essere approvata in Parlamento. L'andazzo comunque è quello sopra descritto, qualcuno sperava davvero in qualcosa di meglio???


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