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lunedì 1 aprile 2013

Napolitano Presidente indegno e gli errori del M5S

L'atto finale di Giorgio Napolitano chiude in modo incolore un intero mandato che definire indecoroso è fargli un complimento.

Credo sia interessante ripercorrere le prodezze del nostro Presidente.
Iniziamo con la serie di provvedimenti vergogna firmati senza battere ciglio:

  • il Lodo Alfano che, ricordo, prevedeva la sospensione dei processi penali per le alte cariche dello Stato. Napolitano la firmò senza nessun problema; venne poi abrogata nell'ottobre del 2009 dall'ovvia decisione della Corte Costituzionale che ritenne la legge, appunto, incostituzionale. Giorgione non ci poteva arrivare da solo?
  • lo Scudo Fiscale che fece rientrare capitali dall'estero per un totale di 80 miliardi (contro i 300 stimati inizialmente); un modo come un altro per permettere il riciclaggio di denaro sporco e, per di più, con un imponibile veramente ridicolo;
  • alle elezioni regionali del 2010 vennero escluse per irregolarità le liste del PDL nel Lazio e in Lombardia: Napolitano pensò bene di firmare in una notte un decreto legge del governo (devo veramente ricordare di che colore era?) per riammettere le liste escluse;
  • dopo il Lodo Alfano il PDL tenta nuovamente di proteggere il proprio leader con una legge sul legittimo impedimento nel presentarsi ai processi per il capo del governo e i suoi ministri; nessun problema: Giorgione la firma. La Corte Costituzionale la boccia nuovamente (anche se solo in parte).
Questi ovviamente sono solo i più eclatanti, ce ne sono diversi altri. Sia chiaro: so benissimo che se il Parlamento ripresenta nuovamente una legge, dopo un primo rifiuto, il Presidente della Repubblica sarebbe comunque obbligato a firmare ma esercitare con dignità il proprio mandato vuol dire anche saper alzare la voce quando l'etica e la morale vengono calpestati ad uso esclusivo di una parte politica o, come nel caso dello scudo fiscale, vengono calpestati i valori di giustizia e onestà che dovrebbero animare l'intero Paese.

Alle firme vergognose si aggiungono poi comportamenti non sempre irreprensibili. Vogliamo veramente parlare della recentissima invasione di un tribunale da parte degli eletti del PDL? Ne ho parlato diffusamente QUI. Napolitano ha reagito dicendo di capire la preoccupazione del partito. Il Presidente della Repubblica capisce un atto eversivo contro il potere giudiziario dello Stato. Incredibile.

Inoltre la complicità con il governo Monti è, a parer mio, di per sé un crimine. Ma mi rendo conto che questo è un parere strettamente soggettivo (anche se gli indicatori economici sono oggettivi) e non è questo il momento per approfondire tale tema.

Arriviamo infine alla formazione del nuovo governo: il mandato esplorativo di Bersani è un fallimento e Giorgione decide di nominare una lista di saggi! Sara Nicoli del Fatto Quotidiano li ha descritti alla perfezione:
"Sono nomi che rappresentano gli assi portanti di quell’antico sistema politico e istituzionale che ha portato l’Italia nel baratro in cui si trova oggi. Lentamente ma sistematicamente. E adesso siamo di nuovo nelle loro mani."

QUI l'articolo completo.

La risposta di Napolitano alla voglia di cambiamento espressa dal Partito Democratico (solo a parole) e dal M5S (con i fatti) è un governo "pseudo tecnico" che potrà essere appoggiato solo da un inciucio PDL-PD-Monti che, alla fine, è proprio ciò che speravano tutti, M5S compreso per chiarissimi motivi.

Il MoVimento ha fatto, a parer mio, diversi errori:
  • la comunicazione: il capogruppo non può dichiarare una cosa, essere smentito da Grillo e poi ritrattare il tutto in poche ore (mi riferisco in particolare, ma non solo, alla vicenda della votazione per il Presidente del Senato). Mettiamoci d'accordo e cerchiamo di capire chi comanda veramente: la mancanza di una struttura organizzativa che, a livello locale è ininfluente, è in Parlamento un grosso handicap rispetto agli altri partiti che possono permettersi di pianificare strategie chiare (o almeno provano a farlo);
  • il no a priori al PD: un approccio diverso avrebbe anche potuto significare esiti diversi al mandato esplorativo di Bersani. Il M5S avrebbe dovuto dire: "se mi garantite l'attuazione dei miei 20 punti io ti do la fiducia". Non mi si fraintenda, gli otto punti invece proposti da Bersani erano e sono tuttora giustamente irricevibili dal MoVimento: il PD non ha provato nemmeno a mettere in difficoltà il M5S proponendo punti VERAMENTE condivisibili ma la percezione diffusa è stata: "no a priori perchè siete il PD". Se da un lato è sinonimo di coerenza non allearsi con un partito diretto responsabile del baratro in cui ci troviamo e che è stato attaccato per tutta la campagna elettorale dall'altro lato ha creato una visione distorta della realtà: "il M5S non ha dato la fiducia e per questo ci ritroveremo un inciucio o nuove elezioni". Insomma si doveva fare in modo che fosse il PD a dire no e non viceversa, la percezione doveva essere: "il M5S ha fatto una proposta di 20 punti che il PD ha rifiutato";
  • l'ultimo errore è stato rilevato da Marco Travaglio negli ultimi giorni e condivido appieno le sue osservazioni: perchè diavolo il M5S non ha proposto una lista di nomi (esistono personalità importanti non legate ai partiti o alle banche!!!) che avrebbero accettato di supportare da dare a Napolitano. Anche qui non mi si fraintenda: Giorgione poteva benissimo fare una lista di nomi DEGNI autonomamente senza gli assist del MoVimento ma di nuovo in questo modo si è creata un'altra visione (stavolta distorta solo in parte) della realtà: "il M5S non ha presentato nessun nome, colpa sua" mentre sarebbe dovuto essere: "il M5S ha proposto nomi importanti ma Napolitano li ha rifiutati preferendo dare spazio ai vecchi partiti".
Ovviamente l'operato del M5S finora va anche valutato al netto delle cose belle che già ha fatto:
  • il rifiuto dei rimborsi elettorali, si parla di circa 42 milioni che rimarranno nelle tasche della collettività, quale altro partito può dire di fare altrettanto?
  • autoriduzione dello stipendio (comunque ottimo) fino ad un totale di 5.000 euro lordi;
  • l'opposizione alla creazione del gruppo parlamentare di "Fratelli d'Italia" che costerà 400.000 euro in più all'anno (soldi nostri ovviamente) invece avvallata da tutti gli altri partiti; ricordo che per formare un gruppo ci vogliono 20 persone, i deputati di Fratelli d'Italia sono 9 e sarebbero dovuti confluire nel gruppo misto;
  • martedì sarà proposto un taglio da 42 milioni di euro ai costi della politica; vedremo chi sarà a favore e chi contro.
Senza contare il cambiamento dell'agenda politica che il M5S con il suo successo ha imposto ai partiti: per fare un paio di esempi, ha obbligato il PDL a mettere nel programma l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti (anche se ovviamente la sua realizzazione da parte di quel partito è credibile come l'esistenza di Babbo Natale), ha imposto al PD di proporre candidati alle presidenze delle camere lontani dai vertici di partito spingendoli, una volta eletti, a decurtarsi pesantemente lo stipendio; tutti temi che, senza il M5S, probabilmente non sarebbero mai stati toccati.

Insomma, l'operato fin qui è degno di nota: direi che al netto degli errori i ragazzi del M5S con tutta la loro inesperienza e, a volte, ingenuità, sono il meglio che questa legislatura può offrire.
Spero inoltre, in questo mio lunghissimo post (me ne scuso, per il futuro starò più attento), di aver ben sottolineato perchè ritengo che Napolitano sia stato un PESSIMO Presidente della Repubblica.




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