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lunedì 21 maggio 2012

Terza Repubblica o ingovernabilità?

Federico Pizzarotti, candidato del Movimento 5 stelle, è sindaco di Parma. Come dice Grillo potrebbe essere l'inizio della Terza Repubblica: i cittadini prendono il timone di una città importante e, nei limiti delle possibilità concesse agli enti locali, cercheranno di applicare un programma redatto in rete da 800000 persone.

Se queste sono le premesse attendo con ansia il 2013! Sarà infatti una sfida ambigua: da un lato, se il Movimento ha avuto un risultato così eclatante alle amministrative dove, a rigor di logica, la protesta dovrebbe essere meno sentita in quanto l'operato dei sindaci è certamente più oggettivo rispetto alle politiche dove intervengono più prepotentemente le "ideologie" (o ciò che ne rimane) allora nel 2013 è facile dire che il Movimento 5 Stelle andrà ben oltre le aspettative e i sondaggi.

Dall'altro lato tuttavia, appunto per questi residui ideologici, che sono un'arma a doppio taglio, le persone potrebbero essere orientate a votare un partito per non far vincere l'altro, per scongiurare la sciagura di altri cinque anni di PDL. E' anche vero che oggi come oggi i partiti sono delegittimati nella loro totalità e che hanno problemi di alleanza piuttosto rilevanti: PDL e Lega, nel caso tornassero inisieme, non vinceranno mai le elezioni, ma PD+IDV+SEL arriveranno al 51%? Ho i miei dubbi.

L'unica alleanza sicura di governare sarebbe PDL+PD+UDC, insomma il solito vomitevole inciucio.

D'altra parte, pur essendo auspicabile, pensare al Movimento 5 Stelle che arriva al 51% mi è obiettivamente difficile. Di conseguenza il problema dell'ingovernabilità è qualcosa da tenere a mente: potremmo facilmente ritrovarci nella stessa situazione politica della Grecia dove formare un governo è, di fatto, impossibile.

Il futuro è dunque un'incognita, oggi c'è però la certezza di avere un'Italia migliore.

p.s. Napolitano l'hai sentito il boom?


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