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sabato 24 marzo 2012

La fine della politica

In Italia i protagonisti della vita politica non sono più i partiti ma un governo tecnocratico ed illegittimo frutto del commissariamento del nostro paese da parte dell'Europa.  Non mi si fraintenda: i partiti rimangono a parer mio un cancro per il nostro paese; c'è tuttavia un valore importante che si chiama democrazia, essa va riformata, non abbattuta.

I politici, e qui ha ragione da vendere Beppe Grillo, sono morti che camminano tenuti in piedi da giornalisti che si travestono da medium e li invitano nelle televisioni e ne parlano sui loro giornali. Giovedì a Servizio Pubblico si parlava di Mani Pulite ed è stato invitato Mastella... mi spiego?

Il dibattito vero, concreto, è tra questo governo tecnocratico e le parti sociali che, neanche a dirlo, contano meno di zero; lo dimostra l'attuale dibattito sul mercato del lavoro. Alla fin fine il governo farà ciò che vuole con l'appoggio di un Parlamento completamente svuotato dalle sue funzioni.

La politica si è trasferita nei tribunali dove i consiglieri regionali lombardi fanno la coda per entrare. Siamo veramente al capolinea della politica così come noi la conosciamo?


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