Il mercato del lavoro sta cambiando sensibilmente, è sotto gli occhi di tutti.
Questo
cambiamento è essenzialmente la conseguenza della ristrutturazione del
capitalismo avviata verso gli anni ottanta con la parallela rivoluzione
tecnologica che ha influenzato, ed è stata influenzata, dalla
ristrutturazione.
Abbiamo oggi un mercato finanziario globale con
transazioni pressochè immediate. Quello che non è diventato globale è il
mercato del lavoro (con pochissime eccezioni nelle sfere altamente
specializzate) ancora legato alla dimensione locale. Esso ha però preso
un trend chiaro negli ultimi anni: il nuovo mercato del lavoro richiede
mobilità e flessibilità.
In altre parole, una persona deve essere
disposta a spostarsi geograficamente e a modificare il proprio orario di
lavoro secondo le esigenze del mercato.
E' un mercato del lavoro
quello che si profila all'orizzonte che, parallelamente all'ormai
avvenuta emancipazione della donna dal suo ruolo tradizionale, non
ammette alcun vincolo o legame, è un mondo del lavoro fatto per i
single, un mondo del lavoro SENZA figli.
Questa è la realtà che esige
il mercato, che piaccia o meno. La scomparsa della famiglia
tradizionale propria del primo capitalismo è una dei possibili scenari
del prossimo futuro, a meno che le istituzioni non cerchino di
preservarla, ad esempio imponendo alle aziende di assumere moglie e
marito in toto.
Ci sono tante ipotesi sugli sviluppi di questo fenomeno
ma, non so voi, è lo sviluppo stesso a non piacermi affatto.
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