A Varese, roccaforte leghista, Umberto Bossi impone il suo candidato Canton per sostituire il maroniano Candiani. Dunque abbiamo una base leghista che la pensa in un modo e le alte sfere in un altro: in altre parole Bossi lotta per mantenere il controllo di un partito ormai spaccato.
Berlusconi invece lotta per l'approvazione della legge bavaglio definendola "necessaria perchè l'attuale sistema è un sistema barbaro, intollerabile", ovviamente barcamenandosi da un processo all'altro.
Inoltre, la possibilità di un condono divide anche il PDL.
L'unità e la coesione del governo è ormai solo un'ombra del passato, l'unità non c'è nemmeno all'interno dei partiti che lo formano. Inoltre questo è un governo che è stato sfiduciato ripetutamente dai mercati e, se avessimo dei politicanti anche solo lontanamente responsabili darebbero le dimissioni così come ha fatto Zapatero in Spagna, scelta che ha seguito un miglioramento degli andamenti finanziari del paese.
Proprio ieri la maggioranza ha dimostrato tutta la sua instabilità andando sotto alla Camera sul voto per l'assestamento di bilancio, un evento mai accaduto nell'intera storia della Repubblica. A chiedere al governo di contarsi ora sono anche i suoi ministri mentre l'opposizione chiede direttamente le dimissioni.
Il bello è che Minzolini solo il 5 ottobre ci ha raccontato di come l'instabilità politica fosse tutta un'invenzione dei giornali e che la crisi di governo fosse una mezza scemenza!
Le implicazioni? Tutte positive: slittano infatti legge bavaglio e riforma della giustizia, si spera fino al 30 febbraio del duemilamai.
Dobbiamo svegliarci noi cittadini, in modo democratico, ma far sentire che a questa massa di accatastati al potere non ci stiamo. Il conducente in primo deve mollare visto gli - sfracelli che sta combinando e una maggioranza di governo che "non ha più". - saluti
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