All'assemblea nazionale del Partito Democratico, il nuovo segretario, svela la sua sorpresina (annunciata) per Beppe Grillo: rinuncerà ai 40 milioni di euro di rimborsi elettorali del prossimo anno SE il Movimento 5 Stelle appoggerà le riforme dei democratici in Parlamento che prevedono l'abolizione delle province, una nuova legge elettorale e il superamento del Senato.
Interessante come la rinuncia doverosa di rimborsi dichiarati illegittimi dalla Corte dei Conti debba passare attraverso un ricatto (rinuncio se tu fai come dico). Dovrebbe essere una rinuncia dovuta e, anzi, dovrebbe implicare la restituzione delle somme già incassate, non solo la rinuncia delle somme ancora nelle casse dello Stato. Ma dell'argomento ho parlato diffusamente QUI.
Beppe Grillo risponde alla provocazione di Renzi spiegando come l'abolizione delle province sia nel programma del Movimento 5 Stelle e che un tale provvedimento verrà votato indipendentemente da chi lo presenterà. Tuttavia, aggiungo io, è interessante constatare come il PD abbia votato in aula, all'interno del decreto sul femminicidio, un emendamento che le province le ha salvate per l'ennesima volta (clicca QUI se te lo sei perso). Si parla di un mese e mezzo fa e in quei giorni il M5S passava in tv e sui giornali per un gruppo contrario a contrastare la violenza di genere solo perchè si è rifiutato di votare l'ennesima porcata a favore della casta che, stavolta, ha utilizzato in modo ignobile un problema serio per salvare poltrone.
Adesso Renzi scopre di voler abolire le province, benissimo: se il PD proporrà qualcosa di serio il M5S voterà a favore.
Beppe Grillo chiude poi le porte per la legge elettorale in quanto questo Parlamento non ha legittimità costituzionale e, soprattutto, morale, per farne una. Non ha torto ma probabilmente la netta chiusura è anche dettata dalla paura che i partiti possano inventarsi una legge elettorale anti-movimento. A parer mio ha perfettamente ragione ad averne, non mi aspetterei nulla di meno dai partiti. Il M5S è stato anche accusato di voler a tutti i costi il Porcellum ma, è giusto ricordare, che è stato l'unico gruppo in Parlamento a votare a luglio a favore della mozione Giachetti che il Porcellum l'avrebbe eliminato per ripristinare il Mattarellum.
A proposito di Mattarellum, è' mia opinione personale (e non solo in certa misura) che l'attuale Parlamento non sia legittimato a fare un bel niente (riforme intelligenti o stupide che siano): la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale buona parte del Porcellum, ne consegue dunque che anche buona parte del Parlamento lo sia in quanto eletto da quella legge elettorale. Bisognerebbe subito tornare al Mattarellum (ultima legge elettorale valida, non certo perchè sia meravigliosa) e lasciare alla prossima legislatura il compito di fare le riforme.
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