Avevo già pronto un post che parlava di Europa sulla scia di quanto detto e proposto da Beppe Grillo al VDay; dimenticavo tuttavia le primarie del PD, probabilmente perché non me ne fregava assolutamente niente: qualunque candidato avesse vinto ero, e sono sicuro, che non cambierà sostanzialmente nulla in quel partito.
Certo, con Renzi magari il PD avrà qualche dinosauro in meno, ma quale sarà la linea del partito? Matteo Renzi era quello che in televisione risultava convinto della sicurezza degli inceneritori, arrivando addirittura ad inveire contro una povera oncologa che sosteneva il contrario (clicca QUI se te lo sei perso), era quello delle cene con banchieri e finanzieri che uscivano tutti entusiasti (interessante capire come gli interessi di quella categoria possano coincidere con quelli del "popolino", clicca QUI se te lo sei perso), era quello favorevole al TAV, era quello favorevole alla politica aziendale di Marchionne, era quello della cena ad Arcore da B. e, a proposito di B., era quello che voleva sconfiggerlo con le urne e non con le sentenze, come se fosse una questione di "onore" e non di giustizia (clicca QUI se te lo sei perso, questo video è veramente epico, ed è talmente bravo a muovere la bocca che sembra dica qualcosa di intelligente, sembra).
In molte di queste tematiche Renzi ha poi cambiato idea, casualmente spesso a ridosso delle primarie. L'impressione è che sia l'ennesimo animale da televisione tanto bravo a chiacchierare e a capire in che direzione soffia il vento.
Spero ovviamente di essere smentito, sono sempre pronto a ricredermi. Il nuovo segretario, per esempio, potrebbe iniziare a fare forti pressioni per tornare in fretta al Mattarellum e andare al voto, visto e considerato che la Corte Costituzionale, dopo otto anni, ha scoperto che il Porcellum non rispetta la Costituzione dichiarando di fatto illegittimi un notevole numero di parlamentari. Anche l'eventuale adozione di una nuova legge elettorale sarebbe viziata, a cascata, di illegittimità se fatta da un Parlamento illegittimo in quanto eletto con una legge elettorale in buona parte incostituzionale.
Per finire, l'accento e l'entusiasmo posto sulla partecipazione alle primarie con oltre due milioni di votanti lo trovo piuttosto immotivato essendo questo il trend:
Direi che è la "naturale" diminuzione di partecipazione dovuta alla malapolitica degli ultimi anni. Flop clamorosi comunque non ce ne sono stati. Da una parte fa piacere: la gente ha ancora voglia di dire la sua. Dall'altro lato tuttavia risulta incredibile come quasi tre milioni di persone abbiano speso due euro per esprimere il loro voto, non tanto per la modesta somma quanto per una semplice questione etica: la Corte dei Conti infatti, con calma dopo vent'anni, si è accorta che non è stato rispettato il referendum del 1993 che aveva abolito il finanziamento pubblico ai partiti e i rimborsi sono dunque incostituzionali (quando lo diceva prima Beppe Grillo e poi il M5S erano populisti demagoghi). I partiti dovrebbero restituire alla collettività un totale di 2,7 miliardi di euro e il Partito Democratico ha avuto ancora il coraggio di chiedere due euro ai propri elettori. Quasi tre milioni di persone ci sono state, dunque che dire? Contenti loro...
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