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giovedì 25 luglio 2013

Se non è un tentativo di colpo di stato questo...

Partiamo dal capitolo "decreto del fare": il Movimento 5 Stelle propone oltre 400 emendamenti per migliorare, dove possibile, il testo del governo. Ebbene sono colpevoli di lavorare troppo: rallentano le riforme! Il M5S risponde riducendo gli emendamenti ad otto, i punti considerati irrinunciabili; il governo infine se ne frega dichiarando la volontà di porre la fiducia sul decreto. Per i profani ciò significa che il Parlamento è ancora una volta esautorato dalle sue funzioni e non può discutere e modificare il testo proposto dal governo dovendo quindi limitarsi a votare "si" o "no". Una situazione di questo tipo è particolarmente odiosa per un decreto che di fatto include molti provvedimenti importanti in svariati campi e che quindi, di regola, dovrebbe essere il più condiviso possibile.

Aldilà di questo modus operandi vergognoso ciò che desta veramente preoccupazione è il disegno di legge costituzionale di delega al Governo per le riforme. Questo provvedimento permetterebbe al famoso comitato di saggi (tutti rigorosamente filo governativi del pd, pdl e scelta civica, ci mancherebbe) di avere un ruolo istituzionale nelle riforme costituzionali limitando il Parlamento, ancora una volta, alla sola ratifica dei provvedimenti del comitato. Sarebbe quest'ultimo infatti a pensare ed elaborare le riforme.

Si tratta, di fatto, di aggirare l'articolo 138 della Costituzione che recita:

"Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti."

E' un articolo che rende la revisione costituzionale difficile a meno di avere un'ampia condivisione, prolungata nel tempo, su un determinato tema. Ed è giustissimo che sia così. Rendere più facile modificare la Costituzione così com'è chiaramente intenzione di questo provvedimento significa consegnare il Paese e i pilastri della nostra democrazia al governo eletto di turno. Un governo capace di modificare facilmente la Costituzione potrebbe, ad esempio, sottomettere il potere legislativo e giudiziario al potere politico (sogno proibito di B.). Anche Hitler fu votato dal popolo. E' fondamentale avere un'ancora di salvezza come la Costituzione anche per contrastare le "passioni momentanee": quanto sarebbe facile, altrimenti, istituire la pena di morte dopo un mostruoso delitto?

Permettere una modifica più agevole della Costituzione, per di più pensata da un Comitato assolutamente di parte, in nome di "riforme necessarie e fondamentali" è solo uno specchietto per le allodole. Prima della Costituzione i partiti inizino a dirottare i miliardi degli F35, i milioni dei rimborsi elettorali e del TAV dove servono davvero.
Ai ragazzi del Movimento 5 Stelle che stanno facendo ostruzionismo da ormai 24 ore contro questo attentato alla Costituzione va tutta la mia gratitudine.


lunedì 22 luglio 2013

Prodezze di Mezza Estate

Uno non riesce nemmeno a farsi tranquillo una settimana di mare che il relax viene turbato dalle mirabolanti prodezze dei nostri politici preferiti: quelli italiani.

Iniziamo dal sempre verde (in tutti i sensi) Calderoli che definisce il ministro Kyenge un orango. Sarebbe meraviglioso poter etichettare questo personaggio come un imbecille qualsiasi da ignorare bellamente tuttavia, questo signore, è l'attuale vicepresidente del Senato della Repubblica italiana votato, e quindi voluto in tale carica, da 119 parlamentari compresi quelli del Partito Democratico. Credevano che Calderoli fosse l'uomo adatto per ricoprire un importante ruolo istituzionale? Eppure qualche piccolo indizio sul valore della sua persona l'aveva lasciato in passato... giusto per fare un paio di esempi:
- "alcune etnie hanno una maggiore propensione a delinquere"
- "tornino giu nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie"

Di questo ometto e delle sue esternazioni se ne è accorto anche il Financial Times contribuendo in questo modo a peggiorare la nostra già magnifica reputazione all'estero.

Rispetto alle parole tuttavia, restano di gran lunga peggiori le azioni, come ad esempio consegnare innocenti nelle mani della dittatura kazaca. Il ministro dell'Interno Alfano si giustifica dicendo che lui non ne sapeva nulla... come se fosse una cosa normale... e poco importa se la Costituzione impone il principio della responsabilità oggettiva per il quale ogni ministro è responsabile del proprio ministero. A pagare sono stati come sempre i pesci piccoli mentre la mozione di sfiducia per Alfano è stata bocciata dal partito unico PD-PDL.

Se la nostra politica estera fa pietà possiamo come sempre "consolarci" sul lato interno. Infatti la mozione del M5S che chiedeva la sospensione dei pagamenti dei rimborsi elettorali di luglio per destinarli dove realmente sarebbero serviti è stata bocciata dall'intero Parlamento ad eccezione della Lega Nord e, ovviamente, dal Movimento 5 Stelle stesso.
E' facile fare gli splendidi in campagna elettorale promettendo la rimozione dei rimborsi, poi quando si tratta di incassare nessuno si tira indietro (sempre M5S a parte).


giovedì 11 luglio 2013

Partito Democratico indecente: lo difende Telese

Il Partito Democratico approva la sospensione dei lavori del Parlamento così come richiesto dal PDL: il padrone comanda, lo schiavo ubbidisce.

Se è ormai risaputo che il PDL esiste ad uso e consumo di Silvio Berlusconi non posso fare a meno di essere indignato di fronte al comportamento dei democratici che si confermano i loro migliori alleati. Senza rispetto per i loro elettori che di certo non li hanno votati per vederli governare con il (presunto) nemico e senza rispetto per milioni di italiani che dal Parlamento pretendono risposte ad una situazione che ogni giorno vede aziende chiudere e persone suicidarsi. Incredibile come qualche irriducibile elettore piddino riesca ancora a difendere il suo partito preferito: dovrebbe far indignare ancor di più perchè ad ogni campagna elettorale si professano diversi e migliori di Berlusconi&co.

Non mi preoccupo nemmeno più di attaccare troppo duramente i democratici perchè a loro difesa si erge Luca Telese, un uomo capace di scrivere queste cose:

"È un indicatore di civiltà offrire una tregua agli avversari se il loro leader rischia il carcere. La bandiera bianca e il suo riconoscimento non sono un indicatore di compromissione, ma la certificazione della diversità. Ed è forse per questo che trovo incredibile l'attacco del Movimento 5 Stelle contro i parlamentari del Pd, quei cori di dileggio in Aula "Servi-servi! Buffoni!". [...] molti grillini cercano di interpretare quella tregua di mezza giornata concessa al Pdl come una gravissima compromissione. Invece secondo me il Pd ha fatto benissimo a votare quella sospensione e non ha rinunciato a nessun valore, non ha sfigurato la democrazia".

Non so come funziona nel meraviglioso mondo ideale di Telese ma io vorrei un Paese in cui non fosse nemmeno pensabile che il leader del principale partito di centrodestra rischi il carcere (in Italia è una costante e non certo per persecuzione come vuol far credere) e che, anche fosse, questo non influisca in nessun modo sull'attività politica della repubblica italiana visto e considerato che gli interessi di sessanta milioni di italiani andrebbero comunque tutelati a prescindere da questo o quel processo. 

Davanti ad un Parlamento che si inchina ai bisogni di un singolo individuo non posso che applaudire l'esemplare protesta del M5S: via giacca e cravatta e sit in davanti Montecitorio. Dopo i primi mesi di assestamento stanno insegnando a fare politica, quella vera, a quella marea di pagliacci che scalda la sedia da 10, 20 o addirittura 30 anni. Tutte le attività parlamentari del M5S sono facilmente monitorabili tramite questo gruppo facebook oltre che sui normali siti istituzionali. 


mercoledì 10 luglio 2013

I processi di Berlusconi tengono in ostaggio l'intero Paese

La Corte di Cassazione fissa al 30 luglio l'udienza per il processo Mediaset per cui Berlusconi è già stato condannato a quattro anni di reclusione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici.
Il primo agosto sarebbe andato in prescrizione una parte del reato e si è dunque decisa una data antecedente per evitarlo così come prescrive la legge. Il magistrato ha infatti il dovere di cercare di evitare la prescrizione nonostante i provvedimenti politici del centrodestra (comunque mai annullati o modificati dal centrosinistra) che, negli anni, l'hanno accorciata sempre di più rendendo tale operazione un'impresa non da poco.

Nessuna persecuzione e nessun colpo di stato dunque, si chiama solo giustizia. Qualcuno lo insegni a Brunetta e compagnia bella.

Proprio oggi il PDL blocca le attività parlamentari per protesta contro la magistratura chiedendo la sospensione dei lavori per tre giorni. La Santanché minaccia che, nel caso di un rifiuto a tale richiesta, cadrà il governo. L'intero Parlamento e quindi l'attività politica della Repubblica italiana sono ostaggio dei processi di Silvio Berlusconi e dei membri del suo partito. Malan blatera di "crisi della democrazia" ed io ogni giorno mi chiedo se credano davvero in ciò che affermano o siano semplicemente in malafede.

Ancora una volta il dibattito politico italiano è monopolizzato dal PDL che si erge a difesa del suo leader ignorando tutto il resto: lavoro, sanità e istruzione. Ringraziamo ancora il Partito Democratico che per vent'anni l'ha sostenuto e ha reso possibili queste mirabolanti opere e che, dopo una condanna in secondo grado, fa finta di nulla e resta al governo con lui come se fosse la cosa più normale del mondo. Anche se il governo cadesse oggi il PD ha comunque perso la poca dignità che gli rimaneva.




venerdì 5 luglio 2013

Chiacchiere vs Fatti

Mentre il governo PD-PDL perde tempo dietro alle condanne di padron Berlusconi, rinviare una tassa (imu) per poi aumentarne altre (irpef, rifiuti e benzina) e promettere tagli ai costi della politica sempre e solo a parole c'è chi in Parlamento decide di agire di propria iniziativa senza che nessuna legge imponga alcunché:

i parlamentari del Movimento 5 Stelle infatti, restituiscono allo Stato italiano più di un milione e mezzo di euro ricavati dai loro stipendi e dalla diaria non utilizzata. Tale somma va ad aggiungersi ai 42 milioni di euro di rimborsi elettorali che il Movimento ha deciso di non riscattare nonostante, secondo la legge, ne avesse diritto.

Credo che un italiano con pensiero critico abbia il dovere morale di chiedersi perchè gli altri partiti e gli individui che li compongono non possano fare il medesimo gesto.

Neppure però si può puntare il dito sul governo Letta dicendo che stia con le mani in mano, il governo infatti risulta attivissimo: opportunamente mascherato da "Consiglio supremo della Difesa", formato appunto da una serie di ministri con l'aggiunta del Capo di Stato Maggiore della Difesa e del Presidente della Repubblica che lo presiede, ha deciso che il Parlamento non può porre veti sull'acquisto degli F35.
A decidere insomma è il solo esecutivo.

Il nostro status di sudditi degli Stati Uniti d'America, che nel frattempo perde tempo pure a spiare le nostre ambasciate, insieme ad un apparato militare offensivo che in virtù della nostra costituzione nemmeno dovrebbe esistere, conta più del benessere del popolo italiano. Decine di miliardi di euro buttati nell'acquisto di questi cacciabombardieri che, fra l'altro, sono pure difettosi.

A portare fino in fondo questa scelta è il governo del partito unico PD-PDL. Se fossimo in un Paese normale i loro elettori ne terrebbero pesantemente conto ma credo che essi preferiranno guardare con odio allo scandalo della mancanza di democrazia nel Movimento 5 Stelle mentre, a loro insaputa, i partiti che hanno votato espellono attivisti a giorni alterni e con l'esecutivo che hanno formato rendono il Parlamento un contenitore vuoto ed inutile con il solo compito di avvallare i suoi decreti legge.



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