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mercoledì 19 dicembre 2012

Il momento più alto della televisione pubblica italiana

Lunedì sera ho guardato uno dei momenti più alti della televisione pubblica italiana: non si tratta della satira iniziale, l'argomento della serata non era da ridere, era uno dei più seri che si potessero immaginare! Uno straordinario Roberto Benigni infatti, ha spiegato la bellezza e l'eterna adeguatezza dei principi fondamentali della nostra Costituzione.

E' stato un inno all'italianità: Benigni ha risvegliato l'orgoglio di essere italiani semplicemente ricordando la grandezza dei primi 12 articoli della nostra costituzione e ciò che rappresentano.

Ho amato tutto di quello spettacolo ma, in modo particolare, un concetto semplice e banale: amare la politica in quanto interessarsi di politica è interessarsi della propria vita e di quella dei propri figli. Mi ha emozionato quando Benigni l'ha detto; d'altronde quando chi pronuncia una banalità la fa diventare poesia allora è chiaro che siamo di fronte ad un Artista (e la maiuscola non è casuale).

C'è chi lo ha criticato con aria da professore e atteggiamento sprezzante dichiarando che Benigni non è un costituzionalista sottolineando la sua inadeguatezza in quel ruolo come se avesse mai avuto l'intenzione di esserlo. La bellezza di quella serata sta proprio in questo: spiegare la costituzione ad un pubblico che per il 95% non la conosceva affatto e in un modo tale da farla apprezzare anche da un bambino.

Non parliamo poi dei fenomeni che parlano del suo compenso con intento polemico; ebbene dico loro che probabilmente l'unico spettacolo annuale di Benigni è uno dei pochissimi motivi per cui varebbe la pena pagare il canone. Senza ovviamente considerare il non trascurabile guadagno, sicuramente superiore all'ingaggio di Benigni, che l'azienda acquisirà dalla sua apparizione.

Se poi si fanno i confronti con un altro tipo di televisione allora i commenti si sprecano. Bruno Vespa ad esempio... ma come non citare la recentissima apparizione di Berlusconi da Barbara d'Urso che, con il suo caratteristico sguardo da cane bastonato, ha ascoltato la struggente confessione di Berlusconi che si sentiva solo dopo il divorzio e la morte della mamma.
Una confessione che ha seguito la promessa di togliere l'IMU (dopo che in Parlamento il suo partito l'ha approvata) senza la minima copertura finanziaria per mantenerla: ma d'altronde si sa, gli italiani sono un popolo variegato; c'è chi ricorda come un bene prezioso la Costituzione di 65 anni fa e chi dimentica la storia politica dell'anno prima.

Scusate la mia vena polemica, questo voglio che sia un giorno di festa, perchè per una volta ho sentito che la RAI ha reso un vero servizio pubblico ai cittadini.
Per i pochi "folli" che si fossero persi lo spettacolo, lo ripropongo qui sotto sperando di fare cosa gradita; insieme ovviamente agli assoluti protagonisti dello show: i principi fondamentali della Costituzione italiana.

 






venerdì 14 dicembre 2012

il Papa stavolta ha passato il segno

Qualcuno mi chiarisca le idee: ma il papa non è quel tizio che si sporge dal balcone a fare omelie di pace tutte le domeniche? No perchè proprio oggi, durante la giornata mondiale per la pace, ha lanciato parole tutt'altro che pacate e concilianti.

Il papa ha infatti definito i matrimoni gay "un’offesa contro la verità della persona umana” e “una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace”. 

Come se non bastassero queste parole a definire il papa con aggettivi ben poco santi, nella giornata di ieri è riuscito a ricevere e benedire il presidente del parlamento ugandese Rebecca Kadaga che, lo scorso 12 novembre, aveva annunciato che la pena di morte per gli omosessuali sarebbe stata un ”regalo di Natale” per tutti gli ugandesi anti gay. L'Uganda è infatti uno dei pochi paesi al mondo in cui essere omosessuali è un reato punito dal codice penale: la pena di morte sarebbe la ciliegina sulla torta.

In altre parole, secondo il papa, la vita è sacra e se abortisci o pratichi l'eutanasia andrai all'inferno MA, se sei omosessuale, non hai diritto a sposare chi ami e puoi essere ammazzato perchè a letto ti piace portarti persone del tuo stesso sesso.

Ecco a voi la giustizia e la pace professata dalla Chiesa cattolica.



 

lunedì 10 dicembre 2012

E' tornato il Circo

Dopo aver tenuto col fiato sospeso il mondo, Silvio ha acceso la sua risposta definitiva: ri-ri-riscende in campo e ridicolizza il suo partito che credeva di esserselo tolto di mezzo.

Alfano prende a testate ogni muro che incontra ma tant'è: "bisogna crescere per essere leader", dice Silvio.

Il nano è partito subito in quarta con la prima perla di una campagna elettorale che si annuncia elettrizzante: "il nostro governo è stato migliore di quello tecnico". Certo! Alla fine del 2011 non aveva nemmeno i soldi per pagare gli stipendi agli statali e il suo partito ha votato ogni singolo provvedimento del governo tecnico che ora denigra ma c'è comunque da esserne convinti: la memoria da lombrico degli italiani gli concederà un buon numero di voti anche se insufficienti a vincere.

Infatti le prossime politiche, nemmeno il PD riuscirebbe a perderle. Oddio perdere l'impossibile è proprio la sua specialità ma in questo caso mi sembra veramente troppo anche per lui.

Quel che conta è che è tornato il circo della nostra politica, addio a quella noiosa sobrietà tecnica e riecco la nostra, cara, vecchia politica fatta di barzellette, metafore, prostituzione e corruzione: era ora!

Ma parliamo di cose ancora più serie: Borghezio, europarlamentare della Lega (rappresenta quindi l'Italia in Europa), al Parlamento Europeo ha accusato NATO e Russia di nascondere alla popolazione l'esistenza degli alieni che ci spiano e ci temono per il nucleare. Attenti quindi a cosa fate e con chi parlate.


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