Nel post di sabato ho fatto un piccolo elenco di primati che il nostro paese può vantare, a questi se ne va ad aggiungere un altro: il ministro dell'ambiente più strano (per usare un eufemismo) del pianeta.
La Prestigiacomo infatti, prima del referendum, era l'unico ministro dell'ambiente al mondo a favore delle centrali nucleari. Il problema è che non è finita qui: la sua famiglia ha chiari legami con il mondo delle estrazioni petrolifere, in particolare la sorella Maria è amministratore delegato della Coemi, società impegnata insieme ad altre nel progetto di estrazioni nei mari della Sicilia.
Potrà il ministro Stefania vigilare in modo obiettivo sull'operato di queste società?
I dubbi sono leciti perchè oltre al paradosso di un ministro dell'ambiente a cui piace il nucleare e la cui famiglia fa affari col petrolio si ha anche un palese conflitto di interessi.
Anche se, per dirla tutta, non è neanche il conflitto di interessi più eclatante che questo governo ci ha proposto... sbaglio?
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