Hai fatto il militare perdendo un anno della tua vità e probabilmente un anno di stipendio? Hai speso migliaia di euro per riscattare gli anni passati all'università?
Caro contribuente il governo ti ha pensato ancora: questi anni non saranno conteggiati per la determinazione dell'età pensionabile.
Infatti, il medico che ha passato dieci anni sui libri e una volta divenuto professionista ha voluto pagare l'Inps fior di quattrini per andare in pensione un po' prima beh, dovrà lavorare dieci anni in più.
Se poi sei tra coloro che sono nati prima dell'86 e hai dovuto fare il servizio militare beh, sappi che sarà tutto tempo di cui lo stato si è impossessato: i mesi passati a servirlo infatti, non verranno più conteggiati nella tua pensione. Hai quindi non solo dato in prestito un sacco di tempo che potevi spendere acquisendo uno stipendio ma da oggi il tuo tempo non ti verrà mai più restituito.
I politici italiani hanno l'incredibile capacità di vedere oltre ciò che la nostra mente può concepire: ti sembra che abbiamo finalmente toccato il fondo ma loro trovano sempre un modo per continuare a scavare.
Quali le altre modifiche della manovra? Beh l'abolizione del contributo di solidarietà, oh gaudio! Niente tasse per i più ricchi nemmeno questa volta! Francamente non vedevo l'ora.
Berlusconi va poi a Studio Aperto a vantarsene: "non abbiamo messo le mani nelle tasche degli italiani"! Ora caro Silvio, ti faccio una domanda retorica "CI STAI PRENDENDO PER IL CULO???"
Pur avendo diminuito i tagli agli enti locali essi rimangono di un'entità mostruosa, le tasse di conseguenza non possono che aumentare e a farne le spese saranno sempre i soliti poveracci.
Intanto i tagli dove davvero si dovrebbero fare, cioè abolizione totale delle province e taglio ai parlamentari, dovranno essere messi in atto con una revisione costituzionale con tutto ciò che esso comporta. Se mai andranno in porto questi provvedimenti (cosa del tutto incerta) non sarà mai prima del 2013, probabilmente non con questa legislatura. Corruzione ed evasione fiscale non vengono nemmeno minacciate e di una tassa ulteriore sui beneficiari dello scudo fiscale non se ne parla proprio, lo stato è sempre attento ad essere leale con i disonesti e boia per gli onesti.
A svegliarsi devono essere soprattutto i nati negli anni ottanta, un'intera generazione perduta sotto i colpi di uno stato che li considera solo come un problema e non come una risorsa: gli stanno distruggendo le università e facendo a pezzi un futuro già prima del tutto incerto. Alziamo la testa, tutti insieme.
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