In questi giorni il TAV è un argomento rovente, in tv ci hanno detto di tutto, spacciando le proteste come manifestazioni di pura pazzia di un branco di criminali che non vogliono lo sviluppo di questo paese.
In effetti è strano che i valsusini siano contrari ad un inutile buco nella loro montagna lungo 50km che estrarrà enormi quantità di amianto (e anche uranio) che si disperderanno in una valle di 10 km. Una fibra di amianto è 1300 volte più sottile di un capello umano, è facile immaginare quanto di questo materiale verrà disperso nell'ambiente circostante, non c'è provvedimento di sicurezza che tenga. Per un bel tumore basta teoricamente inalarne anche una sola fibra, tuttavia un'esposizione prolungata nel tempo o ad elevate quantità aumenta esponenzialmente le probabilità.
Anche i cosiddetti benefici ecologici derivati dallo spostamento del traffico dalla gomma alla rotaia (quindi meno tir più treni) sono solo un mucchio di baggianate: finora c'è stato un esperimento simile per l'autostrada ferroviaria alpina avviato nel 2003 con tanto di sostegno di generosi fondi europei. Risultato? La ferrovia ha assorbito il 2% del traffico su gomma, una cifra irrisoria. Inoltre, si stima che dalla val di Susa ci sarà bisogno di circa un milione di viaggi di camion per portare via tutti i detriti tirati fuori da quella montagna (50 km di tunnel, si costruisce un'altra montagna con quello che tiri fuori). I valsusini potranno scegliere se ammalarsi di tumore con l'amianto oppure con il solito caro vecchio inquinamento atmosferico, che fortuna!
Tralasciando gli effetti sulla salute che cmq sono la cosa più importante, la tratta già esistente è sotto-utilizzata e il commercio su quella linea è in declino da un decennio, da ben prima dell'inizio della crisi. Inoltre, i tanto agognati fondi europei di cui tutti si riempiono la bocca non cadono dal cielo ma sono soldi nostri, anzi, se proprio vogliamo dirla tutta l'Europa ci ridà indietro meno di quello che versiamo (e fa bene visto come li buttiamo).
Il traffico di merci è in declino perchè evidentemente non ci sono merci da trasportare, non perchè non c'è l'alta velocità. Se ci fosse davvero il bisogno di portare merci in Italia dalla Francia e viceversa si userebbero pure i muli tant'è che aldilà delle alpi le merci stesse non viaggiano MAI sull'alta velocità perchè le aziende sono interessate all'affidabilità ed ai bassi costi piuttosto che alla velocità.
Meno aria alla bocca e meno ignoranza, davvero in pochi sanno di che si parla e sparano ugualmente sentenze contro chi, giustamente, protesta.
L'altro giorno gli scontri con la polizia sono stati fatti da un centinaio di esagitati, il corteo di protesta era invece composto da DECINE DI MIGLIAIA di persone, con pensionati, donne e bambini.
Ci vuole rispetto per queste persone, RISPETTO perchè non si parla di soli criminali come fanno credere certi telegiornali di dubbio gusto, ma di cittadini che lottano per il loro futuro e quello dei loro figli.
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